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Sanità. Rivoluzione De Luca, in Campania abolisce i tetti di spesa

"Abbiamo evitato situazioni di abbandono per la povera gente", spiega De Luca

Pubblicato:07-11-2015 13:41
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:33

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NAPOLI – “Siamo riusciti, in questi mesi, a fare fronte, per quanto possibile, al disastro dei tetti di spesa”. Annuncia così, Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, uno dei punti salienti della sua rivoluzione che stravolge il comparto Sanità della Regione. “Sapete benissimo- dice alla platea di giornalisti convocata questa mattina, a Palazzo Santa Lucia, per la conferenza stampa dal titolo ‘Sanità, la svolta della nuova regione’- che alcune Asl, al mese di giugno hanno già raggiunto il tetto di spesa. E uno dei temi su cui concretizzare questa rivoluzione è proprio l’abolizione dei tetti di spesa. Siamo riusciti, prosegue, ad evitare situazioni drammatiche di abbandono per i malati di diabete e per quelli che avevano necessità di radioterapie. Abbiamo evitato situazioni di abbandono per la povera gente”. “Ciò che abbiamo fatto in questi tre mesi- sottolinea ancora De Luca- è più di quanto è stato fatto nei cinque anni precedenti”. Si punta ora, prosegue, all’umanizzazione della sanità in Campania e “all’esaltazione della dignità e l’autonomia dei professionisti, cioè il rispetto delle qualità professionali”.

de luca

Tra le misure annunciate dal governatore anche l’istituzione di un Ufficio Vigilanza Ispettiva della Regione Campania. “In questo momento non c’è nessuno che controlli niente”, dice, sia nelle strutture pubbliche che in quelle private. “Dobbiamo sapere a gennaio qual è il trend di utilizzazione rispetto al tetto di spesa, questo possiamo saperlo tranquillamente, non è nulla di sconvolgente. È parte del lavoro che avrebbe dovuto fare ARSAN (agenzia della quale è stato annunciato lo scioglimento). Se arriviamo a giugno o a luglio e qualche direttore generale ci dice che ha raggiunto il tetto di spesa che facciamo?”. Ecco perché l’Ufficio di Vigilanza, che “si attiva per controllare l’appropriatezza delle prestazioni, per controllare eventuali anomalie e sbavature in un rapporto di scambio e di correttezza anche funzionale con i responsabili delle Asl e delle aziende ospedaliere ma con assoluto rigore”. Infine, “siccome non avremo- puntualizza il Presidente- molte risorse da spendere è evidente che andrà utilizzato fino all’ultimo euro come Dio comanda. O abbiamo una tenuta dei conti senza penalizzare i servizi o penalizziamo la povera gente e questo non è possibile”.


di Giuseppe PaganoGiornalista

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