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47 parlamentari M5s non in regola con le restituzioni, “Ora procedimenti”

Sono il 15% dei componenti dei gruppi a Montecitorio e Palazzo Madama

Pubblicato:07-01-2020 18:03
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:49

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ROMA – Sono 47 i parlamentari M5s non in regola con le restituzioni. Nei loro confronti a partire dalle prossime ore scatteranno i procedimenti. Lo si desume dalla nota del M5s che da’ conto della riunione di oggi alla Camera tra i capigruppo e i probiviri. Non in regola con “le rendicontazioni e con le restituzioni” e’ infatti- spiega la nota- il 15% dei componenti i gruppi a Montecitorio e Palazzo Madama. I parlamentari del Movimento 5 stelle iscritti ai gruppi, come si legge sui siti di Camera e Senato, sono 315: 214 deputati e 101 senatori. Il 15 per cento sono quindi 47 parlamentari, molti di piu’ dei 30 fin qui ipotizzati.

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“Oggi abbiamo fatto il punto della situazione sulle restituzioni dei parlamentari con i probiviri”, spiegano i capigruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera e al Senato, Davide Crippa e Gianluca Perilli al termine dell’incontro a Montecitorio. “Precisiamo che, dall’inizio della legislatura, i parlamentari del MoVimento 5 Stelle hanno restituito oltre 13 milioni di euro, denaro utilizzato per aiutare i cittadini e le piccole e medie imprese, con iniziative riguardanti sanità, scuola, alluvionati, aiuti alle famiglie delle forze dell’ordine, finanziamenti per il fondo per il contrasto della povertà educativa e il fondo contro la violenza sulle donne. In particolare sono stati impegnati oltre tre milioni di euro, sempre derivanti dalle restituzioni dei portavoce nazionali e regionali, per finanziare progetti di sostenibilità ambientale per i quali le scuole pubbliche interessate potranno presentare richiesta entro il 29 febbraio 2020″.

I capigruppo pentastellati, fanno notare che “l’85% dei parlamentari, è in regola con le rendicontazioni e con le restituzioni. Per quelli non in regola i probiviri ci hanno comunicato – dicono i capigruppo- che, nelle prossime ore, verranno aperti, come da Statuto, i relativi procedimenti. I provvedimenti per chi non ha rispettato gli impegni presi con i cittadini, al momento della candidatura, saranno commisurati alla gravità della violazione”. Inoltre, insistono, “come previsto sempre dallo Statuto, a partire dall’apertura del procedimento, ci saranno dieci giorni per presentare le controdeduzioni. I probiviri hanno altresì sottolineato l’importanza che, gli impegni assunti nei confronti dei cittadini, al momento della candidatura, vengano pienamente rispettati”.


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