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Torre Prendiparte richiesta pure dalla Nuova Zelanda, ma per il Comune di Bologna non è a norma

Una controversia edilizia blocca l'affitto come b&b della torre Prendiparte, in pieno centro a Bologna. Il proprietario si è lamentato con i giornalisti, rammaricandosi della situazione: per il Comune ci sono stati abusi edilizi e l'appartamento non ha l'abitabilità

Pubblicato:06-12-2023 17:54
Ultimo aggiornamento:06-12-2023 17:54
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torre prendiparte bologna
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BOLOGNA – Le richieste di dormire nella Torre Prendiparte di Bologna arrivano addirittura dalla Nuova Zelanda, ma la torre in questo momento non è affittabile. Come mai? Secondo il Comune di Bologna l’immobile non è in regola e l’appartamento in questione- affittato come b&b di lusso fino al 2019 e presentato come “suntuosa suite a 12 piani”) – non ha l’abitabilità. In più, vengono contestati abusi edilizi commessi in precedenza. A raccontare ai giornalisti la situazione e la controversia burocratica con il Comune è stato oggi il proprietario della struttura, Matteo Giovanardi, a margine della presentazione dell’iniziativa di “slackline” prevista sabato, quando in città arriveranno funamboli che cammineranno a 180 metri da terra tra la torre Prendiparte e il campanile di San Pietro.

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“CI HO ABITATO PER 7 ANNI”

In pratica per la torre “non ho l’abitabilità. Io ho abitato lì per sette anni- racconta Giovanardi- non è che non sia una casa: c’è il bagno, ci sono le finestre”, insomma “è tutto perfetto, tranne una certificazione”. Un timbro che “aspetto prevalentemente dal Comune, che però ha eccepito alcune cose- continua Giovanardi- che secondo loro sono stati abusi edilizi che ho fatto io, tipo il bagno”. Per il proprietario della Prendiparte “è una questione di interpretazione e di piante usate per fare dei confronti. Io posso solo dire che sono nove secoli che tutti mettono mano a quella torre e l’unico che non ha mosso un mattone sono io. Mi stanno dando delle colpe che in realtà non sono mie, però bisogna dimostrarlo”. Questo nel mezzo di una vicenda che oltre al Comune, riferisce Giovanardi, ha visto entrare in scena anche Soprintendenza, Nas e Agenzia delle entrate: “Non so se è invidia…”.


“MI TELEFONANO NEOZELANDESI, AMERICANI E ITALIANI”

Fatto sta che al momento la Prendiparte può essere solo visitata grazie a un accordo con l’associazione Succede solo a Bologna, ma niente pernottamenti: “Spero di risolvere”, aggiunge Giovanardi, perchè “ho neozelandesi, americani e italiani che mi telefonano per passare lì una notte, anche per celebrare un amore: ma l’amore non è eterno, quindi spero di farli accomodare il più presto possibile”.
Almeno, a differenza della Garisenda, la Prendiparte gode di buona salute. “Viene monitorata semplicemente dal punto di vista del distacco dei mattoni esterni- riferisce il proprietario- perchè il mattone è eterno e invece la malta purtroppo si deteriora”. Per quanto riguarda invece l’aspetto strutturale, “l’edificio ha subito trasformazioni interne, adattamenti a nuove esigenze e variazioni di destinazione d’uso che incidono sulla struttura. Sono stati fatti svuotamenti e sono state tolte delle porzioni di muratura- continua Giovanardi- ma la torre sembra non accusare nessun tipo di affaticamento. Il fatto poi che sia perfettamente verticale e abbia di fianco due case a est e a ovest, non è abbandonata a sè stessa in mezzo alla campagna, secondo me è una buona garanzia. Casomai ci penseranno le prossime generazioni, io per adesso penso di cavarmela”.

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