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Globo d’Oro, Malkovich: “Il cinema italiano mi ispira da sempre”

Tra i premiati Bellocchio, Fogliati e Leo. Nel corso della cerimonia di premiazione l'omaggio a Nuti e l'esibizione di Colapesce Dimartino

Pubblicato:06-07-2023 11:14
Ultimo aggiornamento:06-07-2023 11:14

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ROMA – Il grande cinema è tornato a risplendere sotto il cielo di una notte d’estate, negli iconici giardini dell’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo l’Associazione della Stampa Estera in Italia ha celebrato la 63esima edizione del Globo d’Oro con un gala sotto le stelle, che ha visto sfilare alcuni tra i più grandi protagonisti del cinema italiano e internazionale. I migliori interpreti sono Pilar Fogliati, che riceve il premio come Miglior Attrice per ‘Romantiche’, ed Edoardo Leo come Miglior Attore per il suo ruolo in ‘Mia’. Roberto Andò si aggiudica la Miglior Regia per il suo ‘La stranezza’, e Marco Bellocchio fa incetta con il Globo d’Oro al Miglior Film con ‘Rapito’ e quello alla Miglior Serie tv per ‘Esterno Notte’.

E da un grande regista che ha firmato capolavori a chi inizia a muovere i suoi primi passi sullo schermo: Saul Nanni si aggiudica il Globo d’Oro Giovane Promessa, per il film ‘Brado’ di Kim Rossi Stuart. Mentre Giuseppe Fiorello il Globo d’Oro Miglior Opera Prima, per il suo ‘Stranizza d’amuri’. Cinema italiano, ma con uno sguardo sul mondo, e a salire le scale è stata una star di Hollywood, John Malkovich, che ha ricevuto dall’attore Maurizio Lombardi – con lui sul set di ‘The New Pope’ – il Gran Premio della Stampa Estera per il suo impegno come attore, regista e produttore e per il suo speciale legame con il nostro Paese.

“Ho una connessione speciale con l’Italia. Il primo regista con il quale ho lavorato è stato Antonioni nel 1983. Ma anche con Paolo Sorrentino, Marcello Mastroianni, Bernardo Bertolucci. Ma ciò che mi lega più all’Italia è mia moglie, lei è italiana. Ho passato molto tempo a Roma, la adoro, per girare la serie ‘The New Pope’ di Sorrentino”, ha detto Malkovich sul palco.


Legame con l’Italia che si rafforza proprio in questi giorni, e che lo vede impegnato nello spettacolo ‘In the Solitude of Cotton Fields’ (‘La solitudine dei campi di cotone’), dal testo di Bernard-Marie Koltès, nell’ambito del Campania Teatro Festival diretto da Ruggero Cappuccio, in scena al Teatro Politeama di Napoli l’8 e il 9 luglio.

La cerimonia riprende con la statuetta alla Miglior Colonna Sonora, consegnata al duo Colapesce Dimartino, per il film ‘La primavera della mia vita’, regalando un’esibizione fuori programma a tutti i presenti. A ‘Mia’ va la Miglior Sceneggiatura, ritirata da Ivano De Matteo e Valentina Ferlan; a ‘L’Ultima notte di Amore’ va il Premio Speciale della Giuria, ritirato dal regista Andrea Di Stefano; mentre il film di Pilar Fogliati, ‘Romantiche’, si aggiudica il Globo d’Oro per la Miglior Commedia.

E proprio a chi della commedia aveva fatto la sua cifra di stile è andato il premio alla Carriera. All’attore regista e sceneggiatore Francesco Nuti, scomparso poco meno di un mese fa, l’applauso commosso di tutto il pubblico, i ricordi degli amici presenti, tra cui il regista Gianni Veronesi, e chi non ha potuto esserci come Carlo Verdone e Leonardo Pieraccioni, che hanno inviato una clip per l’amico scomparso. A ricordarlo insieme a loro e ai direttori artistici anche la figlia, Ginevra, che ha ritirato il premio dedicato a suo padre consegnatole da Giuliana De Sio. “Abbiamo fatto due film di grande successo. Il secondo, ‘Casablanca, Casablanca’, per Francesco era anche da regista. Ricordo con piacere il nostro viaggio in America e la partecipazione al Festival di Sanremo”, ha detto De Sio. A ricordare l’attore e regista toscano anche Giovanni Veronesi: “Ogni volta mi manca il fiato, lui ha smesso di soffrire ed ho cominciato io“. Nel corso della serata anche l’omaggio a Gina Lollobrigida e a Franco Zeffirelli.

Il Globo d’Oro al Miglior Documentario va al docufilm ‘Gianni Agnelli, in arte l’Avvocato’, diretto da Emanuele Imbucci, che ha ritirato la statuetta. A seguire la Miglior Fotografia, riconosciuta a Michele D’Attanasio per ‘L’ombra di Caravaggio’; e il premio al Miglior Cortometraggio assegnato a ‘Grazie Michele’, di Rosario Errico, in gara insieme a ‘La verità’ di Miranda Angeli e ‘La storia di Franco Zeffirelli’ di Matteo Mascotto, e che ha regalato l’occasione di ricordare il grande maestro nel centenario della sua nascita.

L’attesa cerimonia di premiazione è stata condotta dai direttori artistici Claudio Lavanga, corrispondente per NBC NEWS, e Alina Trabattoni, giornalista internazionale e corrispondente estera, ed è iniziata con i saluti della Presidente della Stampa Estera, Esma Çakir. “Ho sempre pensato che il cinema sia il mezzo per eccellenza per concedersi di evadere – commenta il co-direttore artistico, Claudio Lavanga – un momento in cui staccarsi dalla realtà, anche solo per due ore, terapeutico e necessario. Poterlo celebrare qui, in un luogo simbolo della vita culturale della Capitale, è un vero privilegio”. “E il privilegio è anche poter vedere e valutare tutti questi film – aggiunge il co-direttore artistico, Alina Trabattoni – soprattutto quello di poterli commentare insieme ai protagonisti, ai registi. Restiamo sempre meravigliati dalla qualità dei film in concorso, perché il cinema è come una magia, un incanto che si compie ogni volta daccapo, un occhio aperto sulla realtà capace di aprire finestre su nuovi immaginari mondi”.

Il comitato di giuria, composto da una rosa di corrispondenti esteri provenienti da ogni parte del mondo, ha visionato decine di pellicole, scelto i film finalisti e finalmente premiato i vincitori durante una serata unica – curata dalla regia di Antonio Centomani – arricchita dalle sonorità lounge della dj Daniela Martani. Sono le scalinate dello storico ingresso dell’Accademia Tedesca a fare da palco alla cerimonia che ha visto premiare i volti del cinema nazionale.

John Malkovich premiato dall’attore Maurizio Lombardi (hanno condiviso il set di ‘The New Pope’ di Paolo Sorrentino)

A valutare le opere, come ogni anno, è stata una rosa di corrispondenti esteri provenienti da ogni parte del mondo, incluse Grecia, Australia, Germania, Albania, Svizzera, Norvegia, San Marino, Giappone, Romania, Svezia, Francia, Turchia, Inghilterra, Olanda, Cile, Bulgaria, USA, Russia, Venezuela, Moldavia, Spagna. Il Comitato Cinema 2023 è composto da Claudio Lavanga (direttore artistico) NBC NEWS, USA; Alina Trabattoni (direttore artistico) giornalista internazionale e corrispondente estera; Maarten van Aalderen, De Telegraaf, Olanda; Patricia Mayorga Marcos, El Mercurio, Cile; Vera Naydenova (Responsabile Serie TV) BTV, Bulgaria; Ewout Kieckens, Italie Magazine, Olanda; Antonio Galofaro, Le Temps, Svizzera; Praxilla Trabattoni (Responsabile Sezione Documentario) People Magazine, USA; Vera Shcherbakova (Responsabile Sezione Cortometraggio) Agenzia di stampa TASS, Russia; Sofya Lipenkova, Agenzia di Stampa TASS, Russia; Alba Kepi, RTV Ora News, Albania; e Constanze Templin giornalista freelance, Germania. Al loro lavoro si unisce il prezioso contributo della giornalista Elizabeth Missland, cui il comitato esprime un ringraziamento speciale. 

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