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Tg Politico Parlamentare, edizione del 6 marzo 2024

Si parla di dossieraggio, elezioni Usa, cortei e Landini contro il governo

Pubblicato:06-03-2024 18:00
Ultimo aggiornamento:06-03-2024 18:00

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DOSSIERAGGIO. MELILLO: “GRAVITÀ DEI FATTI È ESTREMA”

“La gravità dei fatti in corso di accertamento è estrema”. Il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo lancia l’allarme. L’inchiesta di Perugia sul presunto dossieraggio rischia di allargarsi. “Risultano accessi abusivi alle Sos”, le Segnalazioni di operazioni sospette, “avvenuti anche nelle scorse settimane”. Quindi, dice in audizione in commissione Antimafia, “per mani diverse da quelle attribuite oggi” dai magistrati. Melillo spiega che la richiesta di essere audito nasce da uno “spirito di sincera collaborazione” tra le istituzioni e anche per spegnere “le polemiche scomposte fatte per incrinare l’immagine dell’Antimafia e della Banca d’Italia”.

USA, SARA’ DI NUOVO TRUMP IL CANDIDATO REPUBBLICANO

Sarà di nuovo Donald Trump contro Joe Biden. Il super martedì elettorale degli Stati Uniti ha confermato quello che ormai era scontato da tempo: Trump sarà il candidato repubblicano alla Casa Bianca, ripetendo la sfida del 2020 con Biden. Nikki Haley, la rivale repubblicana, si è ritira dalla corsa dopo che ieri il tycoon si è aggiudicato le primarie in 14 stati su 15. In Italia il primo a esultare è Matteo Salvini. “Avanti repubblicani, avanti Donald Trump, avanti col cambiamento – dice il segretario leghista – nel 2024 si svolta, negli Usa e in Europa”.

CORTEI, SINDACATI POLIZIA CHIEDONO DASPO PER VIOLENTI

Ai cortei come allo stadio potrebbe arrivare il daspo per chi commette atti violenti. È una delle proposte messa sul tavolo a palazzo Chigi dai sindacati delle forze dell’ordine durante l’incontro con il premier Giorgia Meloni. Non si è parlato, invece, di codici identificativi. Contro Polizia e Carabinieri, ha sottolineato il presidente del Consiglio, nei giorni scorsi c’è stata una “ingiusta” e “sistematica campagna di
denigrazione. Non esiste solo il diritto a manifestare, che nessuno mette in discussione: esiste anche il dovere di rispettare delle regole”. All’incontro hanno partecipato anche i ministri Tajani, Piantedosi e Giorgetti.


LANDINI: “DAL GOVERNO SVOLTA AUTORITARIA”

“Non siamo solo di fronte a un attacco alla libertà di stampa ma a una svolta autoritaria che punta anche a stravolgere la nostra Costituzione”. Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, attacca il governo in occasione dell’iniziativa promossa da Cgil, Slc e Articolo 21 per la libertà dell’informazione. Landini contesta la riforma del premierato ma anche la politica fiscale. Con la delega fiscale in particolare il governo “non combatte l’evasione e non tassa i patrimoni e sancisce che a pagare per tutti saranno lavoratori e pensionati”. La Cgil mette in campo quindi il referendum quale “strumento per recuperare la partecipazione” contro l’autonomia, il premierato e il Jobs act. E annuncia una manifestazione l’11 maggio a Napoli per la difesa dei diritti e delle libertà insieme a un cartello di associazioni.

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