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Bologna trova lavoro a donne vittime di violenza, “senza non si riparte”

Dopo l'accordo per aiutare le persone maltrattate a cercare casa, arriva il bis sull'occupazione: "Costruiamo azioni concrete e quindi posti di lavoro, iniziative di reinserimento e affiancamento, interventi di formazione antiviolenza e antimobbing"

Pubblicato:06-03-2024 15:53
Ultimo aggiornamento:06-03-2024 19:28

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Senza casa e senza lavoro, è difficile per una donna vittima di violenza ripartire. Ci crede Bologna lanciando oggi un nuovo accordo, in vista dell’8 marzo e oltre, perché appunto la Giornata internazionale dedicata (venerdì) “non basta e bisogna fare di più”, come ricorda la vicesindaca Emily Clancy. Dopo l’accordo sulla casa (al femminile), arriva quello sul lavoro. Ecco allora un altro protocollo, con tre priorità: trovare più posti di lavoro per le donne maltrattate nelle imprese del territorio, costruire più pratiche di avviamento d’intesa con la Regione nell’ambito del progetto sviluppato con la diocesi “Insieme per il lavoro”, promuovere più formazione coi sindacati in chiave antimobbing nelle aziende. A testimonianza che è giusto insistere, arrivano i dati aggiornati di Insieme per il lavoro (che registra 250 imprese partner): su 9.000 iscrizioni e 2.500 inserimenti, la metà riguarda donne (delle quali quasi una su due è straniera). Se ne parla oggi in Città Metropolitana, nella cornice della mostra di abiti di Mario Costantino Triolo (‘Sei capi per sei storie di donne’), dove si firma dunque il protocollo concordato col Comune e con Regione, arcidiocesi, imprese, sindacati e centri antiviolenza.

ARRIVA IL NUOVO POLO DELL’OCCUPAZIONE

A rinforzare il patto tra Istituzioni, a proposito di azioni concrete, arriverà dopo il via al cantiere in autunno anche il nuovo polo del lavoro di via Tiarini, in un’area, quella della Bolognina, “dove ci sono tante donne sole che vivono con figli e già promuoviamo inclusione sociale con le case Acer e i servizi comunali in Liber Paradisus”, ricorda Lepore.

Mentre intanto l’assessore regionale al Lavoro Vincenzo Colla promette nuovi bandi sulla formazione mirata (programma Gol), e Giovanni Cherubini della curia assicura che il cardinale Matteo Maria Zuppi condivide “convinto” il protocollo, tutti i Comuni dell’area metropolitana hanno scelto di dedicare questo 8 marzo “alla grande disuguaglianza del lavoro”, come la chiama la responsabile metropolitana all’Uguaglianza Simona Lembi, che continua: “Dopo un anno di lavoro con i centri antiviolenza e con le parti sociali ed economiche del territorio, proprio sull’autonomia economica e sociale delle donne che hanno subito violenza, arriva questo importante protocollo. Costruiamo quindi azioni concrete e posti di lavoro, iniziative di reinserimento e affiancamento, interventi di formazione antiviolenza e antimobbing nei luoghi di lavoro“.


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