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Tg Ambiente, edizione del 6 febbraio 2024

Si parla di cibo sprecato, campagna Tartalove, World Wetlands Day, Ingv

Pubblicato:06-02-2024 13:22
Ultimo aggiornamento:06-02-2024 13:22

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CLIMA, A SPRECO CIBO ASSOCIATO 10% EMISSIONI GLOBALI


“Le perdite alimentari causano ogni anno l’emissione di 1,5 gigatonnellate di CO2 equivalentie si stima che circa il 10% delle emissioni di gas serra globali sia associato al cibo che non viene consumato. Per questo riteniamo che limitare le perdite e gli sprechi di cibo sia un obiettivo strategico non solo per ridurre l’utilizzo delle risorse naturali, ma anche per rafforzare la competitività delle imprese, favorendo il passaggio da un’economia lineare a una circolare”. Lo spiega Massimo Iannetta responsabile della divisione biotecnologie e agroindustria dell’ENEA, in occasione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare che ricorre ogni anno il 5 febbraio. Secondo l’UNEP, l’agenzia ambientale delle Nazioni unite, a livello mondiale, abbiamo prodotto 931 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari (dati 2019): il 61% proviene da scarti domestici, il 26% dalla ristorazione e il 13% dalla vendita al dettaglio. Inoltre, secondo il rapporto FAO sullo stato del cibo e dell’agricoltura, si stima che circa il 14% della produzione alimentare globale viene perso durante le fasi della filiera produttiva. L’ultimo Rapporto Waste Watcher registra tuttavia un cambiamento di rotta sul fronte dello spreco alimentare a livello globale, con una diminuzione accentuata soprattutto nei Paesi più industrializzati (Stati Uniti -35%, Germania -43%, Spagna -40%, Francia -32%). L’Italia si attesta intorno al -12% grazie ai comportamenti più virtuosi di produttori e consumatori che nel 2023 hanno sprecato circa 250 grammi di cibo in meno a settimana rispetto al 2021.

ADOTTA DUE TARTARUGHE PER SAN VALENTINO DI VERO AMORE


San Valentino si avvicina e gli innamorati sono alla ricerca di un dono originale per celebrare questa romantica ricorrenza. Per chi ha a cuore la Natura ed è sensibile ai temi ambientali la campagna Tartalove di Legambiente, in occasione della festa di San Valentino, propone un’idea originale: regalare l’adozione simbolica di una coppia di tartarughe marine curata presso il Centro di recupero e soccorso di Legambiente a Manfredonia. Per dare l’idea del lavoro quotidiano di Tartalove è emblematica la storia di Tartaromeo e Giulietta. Si tratta di un maschio e una femmina adulti, entrambi di circa 30 anni, pescati accidentalmente dal Motopesca ‘Angela e Lorenzo’ 4 miglia al largo di Manfredonia il 16 gennaio e prontamente trasferiti dai pescatori presso il Centro. Entrambi gli esemplari avevano ingerito plastica, in particolare frammenti di buste della spesa, espulsa nel corso della degenza grazie anche all’attività dei veterinari del Centro di Manfredonia. Ora, dopo le cure e le analisi effettuate dal personale specializzato, Tartaromeo e Giulietta sono stati liberati tra le onde del mare. Le loro tracce però non verranno perse, poiché sono stati dotati di due dispositivi satellitari. Chi vorrà adottare la coppia, quindi, avrà la possibilità di seguirne gli spostamenti. Si contano almeno 130.000 le tartarughe marine in pericolo di vita ogni anno nel Mare Nostrum; di queste, 40.000 muoiono a causa delle catture accidentali, dei rifiuti ingeriti e per traumi causati dal traffico nautico. D’altro canto, nell’estate 2023 è stata evidenziata una sempre maggiore presenza di Caretta caretta sulle coste italiane, dove sono stati individuati oltre 450 nidi.


WWF: DA 1970 A OGGI PERSO OLTRE 35% AREE UMIDE


Lagune, fiumi, stagni, laghi, paludi, specchi d’acqua dolce o salmastra: il 2 febbraio, World Wetlands Day, il mondo richiama l’attenzione sulla loro ricchezza in termini di biodiversità e fondamentali per i numerosi servizi che assicurano il nostro benessere, tra cui la regolazione del clima. Come ricorda il WWF, le ‘wetlands’ sono infatti essenziali per la nostra sopravvivenza e il nostro benessere, grazie ai tanti benefici: sono serbatoi di carbonio e contrasto al cambiamento climatico, depurano le acque, proteggono dalle inondazioni, la vegetazione fornisce fibre e materiali, garantiscono cibo, e ospitano migliaia di specie, soprattutto pesci e uccelli. La data ricorda l’adozione della Convenzione omonima per la loro tutela, firmata il 2 febbraio 1971 nella città iraniana di Ramsar. Ma si tratta di ambienti ancora a rischio: più dell’80% delle zone umide nel mondo è scomparso dal 1700. Solo dal 1970 ad oggi abbiamo perso oltre il 35% delle wetlands. Ciò che resta diventa quindi ancora più prezioso e va salvaguardato o ripristinato con ogni mezzo: la biodiversità di questi ambienti si sta estinguendo al ritmo del 4% ogni dieci anni contro l’1% per gli ambienti marini e terrestri.


10 FEBBRAIO OPEN DAY A SEDI INGV ROMA E NAPOLI


Sabato 10 febbraio l’appuntamento da non perdere è a Roma e a Ercolano, Napoli, con l’Open day straordinario dei Laboratori e del Museo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Come un grande telescopio puntato verso il cuore della Terra, il fascino dei vulcani, i misteri del magnetismo terrestre, i laboratori ‘golosi’ di scienza e l’arcano dei terremoti vi porteranno a vedere un mondo meraviglioso: il nostro pianeta. Visite guidate nelle sedi, incontri con i ricercatori e percorsi didattici, accompagneranno tutti nel cuore pulsante dell’INGV. A Roma sarà possibile visitare in esclusiva la Sala Operativa del monitoraggio sismico e allerta tsunami, dove potrete vedere tutto il territorio nazionale e quello dell’area mediterranea, con un colpo d’occhio indimenticabile. Alla Sede Storica dell’Osservatorio Vesuviano, invece, i visitatori saranno accompagnati nel più antico Osservatorio vulcanologico del mondo, alla scoperta del monitoraggio dei vulcani napoletani. Un luogo unico in Italia dove la tecnologia più avanzata è al servizio dei cittadini. L’INGV apre al pubblico le sue porte dalle 9.30 alle 19.00 a Roma, in Via di Vigna Murata n. 605 E dalle 10:00 alle 13:00 alla Sede storica dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV sul Vesuvio.

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