Getting your Trinity Audio player ready...
|
ROMA – I Negramaro sono per la prima volta tra i big in gara alla 74esima edizione del Festival di Sanremo. Giuliano, Andro, Lele, Ermanno, Danilo e Pupillo tornano sul palco dell’Ariston, dopo aver partecipato nella categoria “Nuove proposte” nel 2005 con “Mentre tutto scorre” ed essere stati super ospiti nel 2018 e nel 2021.
E dopo quello di Sanremo, un altro importante ritorno li attende: i palchi degli stadi. La band, la prossima estate, sarà protagonista di un tour evento, prodotto e organizzato da Magellano Concerti e Friends & Partners, che li vedrà esibirsi il 15 giugno allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli, il 22 giugno allo Stadio San Siro di Milano e il 3 luglio allo Stadio Franco Scoglio (San Filippo) di Messina.
Protagonisti di un lungo piano sequenza musicale che arriva senza stacchi ad oggi, i negramaro incarnano non solo una storia artistica unica, ma soprattutto la storia di un’amicizia ventennale che nasce nei primissimi anni zero sui banchi dell’università e cresce, anche grazie all’intuito di Caterina Caselli che li ha scoperti e voluti con sé in Sugar fin dagli esordi, come una grande famiglia allargata.
Sei artisti che hanno marchiato a fuoco gli ultimi vent’anni della musica italiana attraverso canzoni divenute ormai cult. Dall’omonimo album uscito nel 2003 fino all’ultimo disco di studio “Contatto”, il loro è un percorso ricco di record e certificazioni multiplatino con 8 album di studio, 1 album live, 1 greatest hits, 2 docu-film.
Quanto tempo ti manca per esser pronta?
Io sono sotto che ti aspetto,
Così ti porto al mare.
Quanto è passato dall’ultima volta
Che mi hai detto, sì, mi hai detto,
Che ti manca il sale
Che brucia le ferite?
E sulla pelle, tra i capelli, sulla tua bocca,
Eravamo ghiaccio che si scioglie in mezzo al nulla,
In mezzo a tutta quella neve:
Dio, com’eri bella?!
E ogni volta che sembra essere tutto perfetto,
C’è sempre un pezzo
Che ci manca
Anche sotto il tetto:
Non rifacciamo il letto!
E allora piove da quel buco sulle teste,
Sì, ma non fa niente.
Tanto si riparte:
Non so nemmeno dove.
Tu dici: “Andiamo ovunque, basta sia lontano dalla gente
E non fa niente, non fa niente…
Basta saper andare, andare, andare…
Chi se ne frega dove?!”.
Quanto è rimasto addosso di quella rincorsa
Che tu hai preso, sì, mi hai preso,
Solo per poi cantare:
“Discese e risalite”?
E sulla pelle, tra i capelli, sulla tua bocca,
Eravamo una canzone di Battisti all’alba,
Anche senza “bionde trecce”:
Dio, quanto sei bella?!
E allora piove da quel buco sulle teste,
Sì, ma non fa niente.
Tanto si riparte:
Non so nemmeno dove.
Tu dici: “Andiamo ovunque, basta sia lontano dalla gente
E non fa niente, non fa niente…
Basta saper andare, andare, andare…
Chi se ne frega dove?!”.
Ma a me importa solo di poter restare
Fermo sulle mie gambe, qui, ad aspettare.
E che sia al mare, che sia dove soffia il vento,
Non mi importa:
Ricominciamo tutto!
E chi se ne fotte di tutti quei sogni,
Di una canzone o uno stupido testo?!
Io, qui, ti aspetto!
Dici che poi ti trovo in un cassetto,
Intatto come quel sogno mai fatto?
Scendi, che ti aspetto:
Ricominciamo tutto!
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it