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Un cuore nuovo per la piccola Ayleen, arrivata a 20 mesi a Bologna dall’Iraq

La bimba, affetta da grave cardiopatia congenita, è stata ricoverata al Policlinico Sant'Orsola dove riceverà le cure necessarie

Pubblicato:06-02-2023 17:01
Ultimo aggiornamento:06-02-2023 17:01

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(Foto: Paolo Righi)

ROMA – Da un campo profughi in Iraq è arrivata ieri sera all’aeroporto di Bologna la piccola Ayleen, 20 mesi, affetta da una grave cardiopatia congenita. Grazie all’impegno di istituzioni, enti e associazioni nazionali e internazionali, accompagnata dalla mamma, la bimba è stata ricoverata al Policlinico Sant’Orsola dove riceverà le cure necessarie. Vere e proprie cure salva-vita, nel suo caso. Ayleen ha vissuto fino a 20 giorni fa in un campo profughi “in condizioni estremamente disagiate”, racconta il Sant’Orsola.

A seguito probabilmente di un’influenza, le sue condizioni già precarie sono precipitate e le è stata diagnosticata, grazie alla presenza dell’unico cardiologo pediatrico del territorio, una cardiopatia congenita complessa. Una patologia che, se non trattata tempestivamente, l’avrebbe messa in pericolo di vita. I medici presenti, però, non potevano garantire un trasporto sicuro, né avevano il materiale per intubare la bambina e sottoporla a ventilazione meccanica. Così si è mossa la catena dei soccorsi che ha coinvolto la Regione Emilia-Romagna (che tra l’altro coprirà le spese mediche per la piccola), il Comando europeo per il trasporto aereo, il Policlinico di Bologna e l’associazione Piccoli Grandi Cuori, che ha preso in carico la madre di Ayleen e darà il supporto necessario per tutte le necessità extra-ospedaliere. Il tutto grazie alla segnalazione dell’associazione Help di Sassuolo, in contatto con la realtà che in territorio iracheno segue i bambini malati di cardiopatie. Per il trasporto è stata utilizzata un’aero-ambulanza messa a disposizione dal ministero della Difesa del Lussemburgo a favore del Comando europeo. Un team medico specializzato ha assicurato che la bambina fosse trasportata in sicurezza dal campo profughi all’aeroporto internazionale di Sulaymaniyah, in Iraq, e da lì fino al Marconi di Bologna. La bambina, sempre accompagnata dalla madre per tutto il viaggio, è stata assistita già sulla pista di atterraggio dello scalo bolognese dall’equipe della cardio-chirurgia pediatrica del Sant’Orsola, in collaborazione con la Croce Rossa italiana.


“Il mio pensiero va innanzitutto alla piccola Ayleen- commenta Raffaele Donini, assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna- a cui mando un abbraccio per accompagnarla in questa sfida così difficile: nessun bimbo al mondo dovrebbe trovarsi ad affrontare prove di questo tipo. Voglio anche ringraziare tutti i soggetti che si stanno adoperando per lei e che hanno contribuito alla sua presa in carico, cioè i professionisti della cardio-chirurgia pediatrica del Policlinico Sant’Orsola, lo European air transport command, il Comando operativo di vertice interforze, il 118 e naturalmente l’Associazione Piccoli Grandi Cuori, che si sta prendendo cura della mamma di Ayleen, alla quale va tutto il nostro affetto”. Al Sant’Orsola di Bologna ogni anno vengono visitati in cardiologia circa 9.000 piccoli pazienti provenienti da tutto il Paese ed eseguiti 350 interventi di cardiochirurgia.

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