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Il ‘giallo’ di Carlotta Rossignoli: Burioni la difende, Lucarelli va all’attacco

L’influencer di 23 anni si è laureata in Medicina con un anno di anticipo e il massimo dei voti. I compagni di corso hanno chiesto chiarimenti all'Ateneo

Pubblicato:05-11-2022 13:19
Ultimo aggiornamento:05-11-2022 13:32

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ROMA – Non si placano le polemiche su Carlotta Rossignoli, l’influencer e modella di Verona laureatasi in Medicina all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano con 110 e lode e menzione di onore, un anno di anticipo rispetto alla durata legale del corso. Dopo i suoi compagni di facoltà, che hanno chiesto chiarimenti al riguardo all’Ateneo, a scendere in campo è stata Selvaggia Lucarelli con un articolo su ‘Domani’. La giornalista ha puntato l’attenzione sulla narrazione che i giornali hanno fatto nei giorni scorsi della notizia, elogiando i risultati ottenuti e la velocità con i quali siano stati raggiunti, ma senza parlare adeguatamente della condizione di partenza “di questa brillante studentessa, ovvero l’enorme quantità di strumenti di cui ha disposto e dispone. Che non sono gli strumenti di qualsiasi studente desideroso di laurearsi in tempo record.”.

CHI È CARLOTTA ROSSIGNOLI

“Carlotta Rossignoli ha frequentato un liceo a pagamento con programma internazionale (Alle Stimate), si è laureata in inglese in un’università privata che le ha consentito di abbreviare l’iter- scrive Lucarelli-, con una retta fino a 20.000 euro l’anno (al San Raffaele), ha frequentato corsi di inglese a Cambridge, viaggia in giro per il mondo da quando era bambina, ha tutti i mezzi economici e le altissime aspettative familiari che le consentono di perseguire i suoi ambiziosi traguardi senza soste, necessità, preoccupazioni. Di sicuro non ha mai dovuto pensare a come pagarsi le tasse o l’affitto di un buco di stanza da fuori sede. Il suo successo è inseguito con l’impegno, certo, ma anche con i mezzi (suo padre viene raccontato come semplice impiegato di banca, ma ho i miei dubbi)”.

Lucarelli nel suo articolo scrive anche che dei compagni di corso di Rossignoli avrebbero raccontato di esami sostenuti dalla ragazza a porte chiuse. “Smentiamo categoricamente, ci sono prove?”, la risposta dell’ufficio stampa dell’Ateneo che la giornalista ha poi interrogato al riguardo.


L’UNIVERSITÀ FA CHIAREZZA SUL CASO ROSSIGNOLI

A fare un po’ di chiarezza sulle tempistiche di conseguimento della Laurea è quindi arrivato un comunicato dell’Università che Lucarelli ha condiviso sui social, nel quale si legge: “‘La studentessa, alla quale fanno riferimento gli articoli apparsi sugli organi di stampa, ha conseguito il diploma di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia nel corso del primo semestre del sesto anno, anziché al termine dello stesso, opzione questa che ogni studente di UniSR ha il diritto di chiedere, previo conseguimento di tutti i crediti formativi previsti e avendo svolto i tirocini obbligatori anticipatamente’ ha affermato l’ateneo- spiega Lucatelli- , aggiungendo anche di aver chiesto un chiarimento al Ministero anche sulla possibilità di conferire il Diploma di Laurea Magistrale nel corso del primo semestre del sesto anno e di aver ricevuto un nullaosta ‘laddove lo studente abbia conseguito tutti i crediti formativi previsti ed abbia svolto i tirocini obbligatori, fermo restando il rispetto del numero minimo di ore di insegnamento teorico e pratico previsto dalla normativa europea’”.

BURIONI DIFENDE ROSSIGNOLI

A confermare questa versione è stato anche il virologo del San Raffaele Roberto Burioni che su Facebook scrive: “Carlotta non ha avuto nessuno sconto e nessuna facilitazione: questo percorso è disponibile per tutti gli studenti della nostra Università, e non si capisce il clamore suscitato visto che io stesso, che ho impiegato i regolari cinque anni per fare il Classico, mi sono laureato all’Università Cattolica nel lontano 1987 a ventiquattro anni. Forse la mia fortuna è stata che allora non c’erano i social”.

Ma Lucarelli non sembra convinta della spiegazione fornita dall’Università e su Facebook incalza: “Dunque. Tanto per cominciare questa è una notizia: giorni di titoloni sul “Corriere della sera” e su giornali vari, la studentessa che sbandiera sui social l’attenzione avuta dalla stampa per quella laurea presa CON UN ANNO DI ANTICIPO e poi niente, non era vero. Dunque Carlotta Rossignoli si è laureata al sesto anno, l’università la smentisce. La domanda però è: perché non l’ha smentita prima della mio articolo su Domani?” . E poi insinua il dubbio: “Il primo semestre del sesto anno inizia ad ottobre. Su come abbia fatto fare ore e crediti obbligatori un anno prima resta un grande punto interrogativo. Possiamo vedere le date riportate sul libretto del tirocinio? Sarebbe importante, per fugare ogni dubbio e anche per far capire a chi vorrebbe seguire il suo percorso come si fa, sapere come sia riuscita a stare dietro ai tirocini e come abbia conseguito i crediti. Ho chiesto all’ufficio stampa dell’università di poter verificare questo passaggio, ma non ho avuto risposta- spiega-. Ho anche chiesto come si possano frequentare contemporaneamente le lezioni del quinto anno, del sesto anno, richiedere la tesi in quarto, aver fatto il primo mese di tirocinio abilitante durante il primo semestre del quinto e gli altri due nel secondo semestre. Insieme ovviamente al tirocinio curricolare del quinto e sesto anno. Non ho ricevuto risposta”. Il giallo per ora resta irrisolto.

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