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Manovra, Puglisi: “Più soldi in busta paga per i redditi medio-bassi”

Lo dice il sottosegretario al Lavoro Francesca Puglisi, intervistata dalla DIRE.

Pubblicato:05-10-2019 10:07
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:47

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ROMA – “Per contrastare il rallentamento dell’economia questo governo vuole sostenere la domanda interna rimettendo soldi in tasca alle famiglie che hanno redditi medio-bassi”. Lo assicura il sottosegretario al Lavoro Francesca Puglisi, intervistata dal direttore dell’agenzia di stampa DIRE Nico Perrone, parlando di taglio delle tasse sul lavoro.

Una misura totalmente diversa da quella voluta dalla Lega di Salvini, “che voleva una flat tax che avrebbe arricchito i ricchi e impoverito i poveri. Questo governo ha ereditato una situazione pesante, servono 23 miliardi per disinnescare le clausole di salvaguardia che prevedevano l’aumento dell’Iva, quindi prima di tutto evitiamo di aumentare i costi per le famiglie italiane”.

Per riuscirci, aggiunge il sottosegretario, “serve senz’altro il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori, ma anche altre misure che servono per lasciare quanti più soldi possibili agli italiani”. Tra queste, Puglisi indica “l’abbattimento delle rette degli asili nido per le famiglie con reddito medio-bassi, il taglio dei costi di energia e bollette al vaglio del Mef e i pagamenti elettronici per combattere l’evasione fiscale”, conclude.


SICUREZZA È EMERGENZA NAZIONALE, 600 MORTI NEL 2019

La questione delle morti sul lavoro “è una vera e propria emergenza nazionale. Oltre 600 persone, uomini e donne, hanno perso la vita da inizio 2019 sui luoghi di lavoro, stanno incrementando le morti nonostante le ore di casa integrazione siano aumentate nell ultimo anno e mezzo”. Lo dice il sottosegretario al Lavoro Francesca Puglisi, intervistata dalla DIRE.

“I ministri Catalfo e Speranza hanno opportunamente convocato subito un tavolo con le parti sociali e datoriali- sottolinea Puglisi- per lavorare con grande concretezza per rilanciare un piano di prevenzione degli incidenti e delle malattie sul lavoro”.

Ora bisogna verificare “cosa non sta funzionando, attuare il decreto 81 che ha 15 decreti attuativi ancora da realizzare, stendere i piani operativi affinchè la prevenzione sia un’arma per sconfiggere questa piaga dilagante. Infine credo vadano contrastate le gare di appalto al massimo ribasso, è un punto da rivedere nello Sblocca Italia del precedente governo”, termina.

UE INTERVENGA CONTRO DUMPING SALARIALE E FISCALE

Sulle crisi aziendali, come Whirlpool, “il compito spetta prima di tutto al Mise, ma soprattutto investe in pieno l’Europa. Credo che dovremo chiedere all’Europa di lavorare affinchè non ci sia pù possibilità di dumping fiscale e salariale, solo così si possono salvaguardare le produzioni”. Lo dice il sottosegretario al Lavoro Francesca Puglisi, intervistata dalla DIRE.

Sulle crisi aziendali “ci sono 160 tavoli aperti- spiega Puglisi- abbiamo ricevuto un’eredità pesantissima dall’ultimo anno e mezzo. Il caso Whirlpool si contraddistingue per delle azioni che l’Italia non merita. E’ una multinazionale che sta usando in modo molto spregiudicato le proprie politiche di delocalizzazione. Ho ricevuto anche i lavoratori di Chieri dell’ex Embraco, anche qui la situazione è davvero drammatica, somiglia ad un altro ramo di azienda della Whirlpool che in Francia è stata ceduta ad un’azienda che poi si è volatilizzata”, conclude il sottosegretario.

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