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A Reggio Calabria 2000 famiglie in attesa degli alloggi popolari

Questa mattina una delegazione ha manifestato in piazza Italia chiedendo un incontro con i vertici del Comune

Pubblicato:04-09-2017 13:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:39

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REGGIO CALABRIA – “Le politiche della casa sono ancora in stallo e nessuna notizia trapela dall’amministrazione comunale di Reggio Calabria dopo il ritiro delle deleghe all’ex assessore al patrimonio edilizio” è quanto evidenziano una serie di sigle associative reggine impegnate da tempo nella tutela degli assegnatari di alloggi popolari ancora non consegnati. Tra loro “Reggio non tace”, “Osservatorio sul disagio abitativo”, “Un mondo di mondi” e “Associazione inquilini e abitanti”.  Questa mattina una delegazione ha manifestato in piazza Italia chiedendo un incontro con i vertici del Comune per avere chiarimenti sui ritardi relativi ad una delibera del Consiglio comunale dello scorso 10 febbraio 2017. L’atto impegnava l’Ente a realizzare, attraverso la società partecipata Recasi, i controlli sulla verifica delle condizioni di permanenza dei requisiti per godere dell’alloggio popolare; quantificare gli alloggi e i loro assegnatari; verificare gli alloggi di proprietà dell’Aterp.

“Secondo i nostri dati – ha dichiarato all’agenzia Dire Giacomo Marino, portavoce di ‘Un mondo di mondi’ – al momento dovrebbero essere circa 7.800 gli alloggi di edilizia popolare, tra questi 4.000 del Comune di Reggio Calabria e 3.800 dell’Aterp. “Oltre a non avere un interlocutore chiaro, ossia un assessore al ramo e un dirigente comunale – ha aggiunto Marino – riteniamo urgente l’approvazione del regolamento per le assegnazioni in deroga. Abbiamo segnalato al Comune 70 alloggi e non sappiano se sono stati verificati. Sempre da nostre stime sono circa 2.000 le famiglie che attendono dal 2005 le assegnazioni in base alle graduatorie“.

Una delegazione è stata ricevuta per qualche minuto dal vicesindaco di Reggio Calabria, Armando Neri, dal consigliere delegato al patrimonio edilizio, Giovanni Minniti e dalla consigliera comunale Nancy Iachino. Al termine dell’incontro le associazioni hanno confermato quanto già sapevano, ossia il censimento è stato fatto, ma non le verifiche. L’argomento verrà trattato in un successivo incontro.


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