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Tennis batte omofobia: l’Arabia Saudita dice sì alle coppie omosessuali per ospitare le Wta Finals

"Le coppie dello stesso sesso in viaggio a Riyadh potranno condividere le camere d'hotel"

Pubblicato:04-04-2024 14:56
Ultimo aggiornamento:06-04-2024 19:13
Autore:

daria Kasatkina tennis
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ROMA – La rivoluzione sessuale del tennis. O, più che altro, grazie al tennis. L’Arabia Saudita apre le porte alle coppie omosessuali, mossa diplomatica che fa parte di un pacchetto economicamente costosissimo per aggiudicarsi le Wta Finals, le finali stagionali del tennis femminile tra le migliori otto giocatrici dell’anno.

Secondo Marina Storti, amministratore delegato di WTA Ventures, intervistata dal Telegraph, anche coppie dello stesso sesso potranno condividere le stanze durante il torneo. La WTA ha confermato oggi che Riyadh ospiterà le Finals per i prossimi tre anni, con un montepremi che partirà da 15,25 milioni di dollari, e il premio per la vittoria finale uguale agli uomini.

Uno dei problemi sul tavolo riguardava appunto l’omosessualità vietata dalla legge della Sharia, questione più volte sollevata da Daria Kasatkina, la giocatrice gay più in vista del tour, e da due leggende del tennis femminile, addirittura dalle colonne del Washington Post: Chris Evert e Martina Navratilova.


Marina Storti ha ribadito: “Ci è stato assicurato che tutti saranno i benvenuti in Arabia Saudita, indipendentemente dall’orientamento sessuale o dalla religione. Se ci sono coppie dello stesso sesso in viaggio a Riyadh e vogliono condividere le camere nell’hotel, saranno accontentate”.

Le WTA Finals si svolgeranno dal 2 al 9 novembre e rimarranno a Riyadh per almeno altre due stagioni.

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