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Sociale Roma, Leodori e Baldissoni tra i bimbi di ‘calcio insieme’

[video mp4="https://media.dire.it/2017/03/VideoServizio_Leodori_Roma_HD.mp4" poster="https://www.dire.it/wp-content/uploads/2017/03/leodori.jpg"][/video] ROMA - Il gioco del calcio per abbattere le barriere culturali e permettere ai bambini

Pubblicato:04-03-2017 15:19
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:58

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ROMA – Il gioco del calcio per abbattere le barriere culturali e permettere ai bambini con disabilità intellettive di migliorare la loro qualità della vita praticando sport. Questo il cuore di ‘Calcio insieme’, iniziativa sociale promossa da Roma Cares e dall’Asd Accademia di Calcio Integrato con il sostegno della Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio. Oggi, al Campo Pio XI, sono “scesi in campo” il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori e il dg della Roma, Mauro Baldissoni, che hanno assistito a una partita di calcio integrato e agli allenamenti della scuola  per poi premiare i giovani calciatori con piccoli gadget.

Sono 20 i bambini, dai 6 ai 12 anni, che da febbraio hanno iniziato un corso, finanziato dal Consiglio regionale, nei campi della società giallorossa, con la Asl Roma 1 che ha effettuato  le visite di idoneità sportiva non agonistica. Inoltre, sono stati finanziati due corsi di formazione per psicologi ed istruttori sportivi, proposti dall’Accademia di Calcio Integrato in collaborazione con la FISDIR presso il Comitato Italiano Paralimpico.

“Credo che sia importante che lo sport venga visto come veicolo per l’integrazione di questi ragazzi all’interno delle scuole e della società- ha detto Daniele Leodori- I risultati raggiunti da questo progetto già l’anno scorso e soprattutto quest’anno spero possano continuare anche nel prossimo futuro. Il Consiglio regionale ha affiancato i proponenti di questo progetto anche con un contributo economico. Ma oltre alla parte economica mi piace sottolineare l’attenzione a questi ragazzi diversamente abili e in maggior parte autistici per integrarli e renderli un unicum con la scuola e la società”.


“Riteniamo importante questo progetto- ha detto Baldissoni- per restituire alla comunità, soprattutto a chi ne ha più bisogno, qualcosa della nostra capacità di integrare, per fare piattaforma e integrare le diverse realtà nella città. È questo quello che rappresenta una scuola di calcio, una piattaforma sociale. Presso la fondazione Roma Care, abbiamo anche deciso di investire del tempo e delle risorse per cercare di aiutare i bambini diversamente abili a fare sport, sapendo che attraverso lo sport può migliorare anche enormemente la loro capacità di integrazione della vita quotidiana, nella e nella famiglia”.

Il dg della Roma ha poi detto: “Pubblicheremo anche i risultati sul punto di vista medico scientifico  di questo esperimento perché c ‘è una troupe medica che sta seguendo lo sviluppo di questi bambini e ne sta registrando in maniera scientifica i progressi. Speriamo che altre realtà sportive ci possano affiancare perché il loro contributo e importante perché da solo il settore pubblico non può farcela”.

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