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Lavinia Montebove, l’avvocata dei genitori replica alla legale dell’imputata: “Mai negato contatto alla maestra”

La piccola Lavinia Montebove venne investita nel parcheggio di un asilo nido nel 2018: nessuno la stava sorvegliando

Pubblicato:03-10-2023 19:17
Ultimo aggiornamento:03-10-2023 19:17
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lavinia montebove
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ROMA – “Ad oggi non sono mai intervenute delle scuse da parte della signora Rocca per quanto è accaduto a Lavinia mentre era sotto la sua responsabilità. La Rocca ha avuto mille occasioni per farlo, dentro e fuori il processo: non un’ammissione delle sue responsabilità penali, ma la manifestazione di un sentimento di responsabilità nei confronti di una bambina che le era stata affidata e che non sarà mai più quella di prima. Sul punto mi sembra che non regga nemmeno il pretesto di una fantomatica chiusura della famiglia immediatamente dopo l’incidente: anche in Tribunale e sotto il vincolo della testimonianza, Lara e Massimo (genitori di Lavinia Montebove) hanno dichiarato che in un primo momento avevano manifestato a molte persone, compresa la Rocca, il bisogno di stare in famiglia, tenuto conto della tragedia che stavano affrontando, ma che nessuno le ha mai chiesto di stare lontana. La chiusura della famiglia, a mio modo di vedere, c’è stata in occasione della proposta risarcitoria di un euro che, al di là di ogni valutazione tecnica e giuridica, non poteva che essere considerata offensiva e lesiva della dignità di Lavinia e della sua famiglia: nemmeno questo evento, comunque, avrebbe potuto impedire alla Rocca di manifestare il suo pensiero”. Così in una dichiarazione alla redazione dell’Agenzia Dire l’avvocata di parte civile Cristina Spagnolo replica in merito alle dichiarazioni rese in intervista dall’avvocata Anna Scifoni, legale della maestra imputata Francesca Rocca che ha addotto alla volontà di Massimo Montebove, papà di Lavinia, il fatto che la signora non avesse preso contatti con la famiglia della piccola dopo l’accaduto. 

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“La signora Rocca, accusata di lesioni personali gravissime in danno di Lavinia per non aver badato a lei come avrebbe dovuto- continua ancora l’avvocata- sembrerebbe si sia resa disponibile ad assistere la piccola: credo che sia una contraddizione in termini ai limiti di un cinico paradosso, che mi farebbe anche sorridere se non fosse che a causa dei fatti del 7 agosto 2018 Lavinia è in una condizione così drammatica da necessitare di assistenza sanitaria qualificata che, per quanto ne sappia, la sig.ra Rocca non ha le qualità per garantire“.

All’udienza di ieri il Giudice ha ritenuto di dover chiedere al Presidente del Tribunale di astenersi dalla decisione sull’istanza di messa alla prova avanzata dalla maestra Rocca, in quanto tra i vari profili che dovrà valutare ci saranno anche quelli risarcitori su cui, incidentalmente sebbene non esplicitamente, si è già pronunciata: questo aspetto potrebbe incidere, secondo la sua prospettiva, sull’imparzialità delle sue valutazioni. Dal mio punto di vista- precisa Spagnolo- gli aspetti che il Giudice è chiamato a valutare prescindono da quelli già decisi e, a monte, ci sono delle questioni processuali sull’ammissibilità dell’istanza di messa alla prova parziale in questa fase del processo che possono essere decise senza entrare nel merito del risarcimento del danno, quindi mi auguro che l’istanza di astensione venga respinta e che sia questo Giudice a concludere il processo, pur comprendendo le ragioni della sua presa di posizione”. Un’ultima precisazione sul risarcimento: “Contrariamente ad alcune dichiarazioni che ho avuto modo di leggere, il Giudice non ha mai escluso la parte civile dal processo: a fronte di una transazione per un risarcimento importante, ma parziale, del danno subito da Lavinia, la costituzione di parte civile nei confronti della Colonnelli è stata rinunciata attraverso una mia dichiarazione unilaterale che ha tenuto conto degli impegni assunti in fase transattiva nei confronti dell’assicurazione della vettura. La costituzione di parte civile resta in piedi, per la porzione di danno non risarcita dall’assicurazione, nei soli confronti della sig.ra Rocca. Su questo mi auguro che, il prima possibile, si possa pronunciare il Tribunale”, conclude. 

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