Getting your Trinity Audio player ready...
|
ROMA – Si stima che in Italia ci siano circa 7mila pazienti talassemici, di cui quasi metà in Sicilia e Sardegna. Circa il 10% del sangue donato serve per le loro terapie. “Nelle regioni Sicilia e Sardegna si stanno registrando preoccupanti situazioni per quanto attiene la raccolta sangue, con manifestazioni delle associazioni dei pazienti malati di talassemia, per i quali le trasfusioni rappresentano una terapia salvavita“. È l’allarme lanciato dal Centro nazionale Sangue (Cns) a tutte le Regioni per venire incontro a queste “gravissime carenze“.
Il sistema trasfusionale delle Marche, forte della collaborazione tra il dipartimento regionale e l’Associazione donatori, ha immediatamente raccolto questo grido di allarme e a tal fine, la dottoressa Maria Antonietta Lupi, direttrice del dipartimento regionale di Medicina Trasfusionale (Dirmt), insieme con il presidente regionale dell’Avis Marche, Massimo Lauri, e la dottoressa Giovanna Salvoni, responsabile del Crs Marche, in accordo con tutte le Avis provinciali, hanno sentito il dovere di contribuire per risolvere “questa grave emergenza”. Concretamente è stato concordato di incrementare il numero delle chiamate e le liste di prenotazione dei donatori con orari di apertura più flessibili prevedendo anche sedute straordinarie sia nelle sedi pubbliche che nelle sedi associative.
“E’ importante che tutte le Regioni cerchino di contribuire il più possibile al sistema di compensazione nazionale- dice Giancarlo Maria Liumbruno, direttore del Centro nazionale Sangue- che garantisce l’autosufficienza e che incrementino la raccolta. Per questo si fa appello alla sensibilità delle Regioni affinché seguano l’esempio delle Marche, anche consentendo alle strutture trasfusionali una maggiore flessibilità nei giorni e negli orari di apertura in modo da venire maggiormente incontro alle esigenze dei donatori”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it