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L’influencer Armenti e il tentato furto a Foggia. Sui social lo attaccano: “Così screditi la città”

Il noto influencer Piero Armenti denuncia un tentato furto di telefono da parte di un parcheggiatore abusivo, con tanto di video. Alcuni utenti la prendono male: "Così screditi l'intera città"

Pubblicato:02-10-2023 13:20
Ultimo aggiornamento:02-10-2023 16:26
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piero armenti
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BOLOGNA – Arrivato a Foggia per girare un video turistico sulla città, l’influencer e scrittore Piero Armenti ha finito in realtà per abbandonare la città in tutta fretta (senza aver girato nessun video) per un tentativo di furto messo a segno da un parcheggiatore abusivo nei confonti dell’anziano papà. Il telefono, rimasto appoggiato sul cofano dell’auto mentre avevano appena parcheggiato, è stato fatto sparire in un secondo mentre il padre di Armenti cercava delle monete da dare all’uomo che gironzolava intorno all’auto. Questo lo ha fatto arrabbiare moltissimo, tanto che ha cominciato a intimare al parcheggiatore di restituirgli il telefono: il tutto mentre l’influencer famoso per Il viaggio a New York filmava la scena.

Alla fine il telefono è magicamente ricomparso, nascosto dietro la ruota di un’auto, dopo la minaccia di chiamare i Carabinieri e dopo che il parcheggiatore si era tradito dicendo che avrebbe parlato con il ladro se spuntava fuori ‘una cosa di soldi’: il racconto è stato pubblicato sui social dall’influencer, insieme al video dell’accaduto, ma diversi utenti si sono arrabbiati con lui per la scelta di andarsene da Foggia (la famiglia si è spostata a San Giovanni Rotondo) e lo hanno accusato di infangare la città e di generalizzare lanciando accuse eccessive. “Vergognati”, gli scrive un utente. “Te ne saresti andato anche da Napoli o Salerno? Avresti fatto la stessa storia?”. Armenti si è difeso e ha risposto per le rime, spiegando che se ne è andato da Foggia perchè si trovava in una situazione di paura, per se stesso e per i suoi genitori, e che se ne sarebbe andato anche da un’altra città allo stesso modo.

Spiega Armenti: “Mia mamma era terrorizzata perché vedeva mio padre arrabbiato e non sapeva cosa potesse succedere, se la situazione degenerava, se il tipo era armato, se fosse una banda di criminali. In quei momenti ti passa tutto per la testa. Ovviamente ce ne siamo andati perché non ci sentivamo sicuri per la nostra incolumità, e siamo andati a San Giovanni Rotondo. Ho tanti amici a Foggia, e sono persone per bene che detestano i delinquenti, ma singoli casi come questo purtroppo fanno cadere le braccia. Non bisogna generalizzare né fare di tutta un’erba un fascio, ma in auto mio padre era ancora deluso da quello che era accaduto”. Sui social, diverse persone hanno risposto alle sue storie dicendo che l’influencer poteva evitare questa denuncia social e lo hanno accusato di screditare un’intera città.


Qualcuno dice che non c’era bisogno di andarsene, che “Foggia è molto più sicura di Milano“, qualcuno fa notare che un cellulare appoggiato su un cofano è normale che sparisca, qualcun altro spiega che lui quando si trova a Napoli l’orologio lo lascia a casa e “non per questo me ne vado o non torno più o faccio post che screditano la città“. Armenti risponde così: “Io ho studiato a Napoli e non mi è mai successo nulla. Screditano le città la gente che ragiona come te. Sono quelle che legittimano prepotenza e cultura dell’illegalità”. Quanto alla scelta di andarsene, aggiunge: “Qualcuno dice che non doveva scappare da Foggia. Ragazzi ma come rimanevo a Foggia? Mia mamma era scossa e molto spaventata, non sapevamo chi fose quel tipo, a chi fosse collegato, mio padre aveva perso la pazienza”. E dà un consiglio a tutti: “È scappato perchè lo avevo ripreso. Il video è la forma più importante di autotutela, fatelo sempre, la gente ha paura di essere ripresa , ed è una prova inconfutabile dei fatti”.

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