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VIDEO | Elezioni, Grippo (Terzo polo): “Se prendiamo il 10% riportiamo Draghi al governo”

 "Meloni premier? Quando è stata ministro delle Politiche giovanili la disoccupazione è passata dal 21,4% al 31,4%"

Pubblicato:02-09-2022 14:25
Ultimo aggiornamento:05-09-2022 15:10

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ROMA – “Se faremo un risultato sopra il 10% avremo una compagine istituzionale sufficiente a determinare il ritorno di Mario Draghi alla guida del governo”. Lo ha detto, nel corso di un’intervista all’agenzia Dire, Valentina Grippo, portavoce nazionale di Azione, consigliera regionale del Lazio e candidata di Italia sul Serio alla Camera dei Deputati.

“Non avremmo voluto essere in campagna elettorale in questo momento perché era fondamentale che Draghi continuasse il lavoro straordinario che stava svolgendo in un periodo di crisi sanitaria, energetica e geopolitica senza precedenti- ha spiegato Grippo– Gli egoismi del ceto politico hanno portato a interrompere questo percorso con 6 mesi d’anticipo mettendo a rischio tutti gli investimenti per le future generazioni”.

Dal 25 settembre “non appena si sarà insediato il nuovo Parlamento, va ripreso di corsa il lavoro di questo governo sulla spesa del Pnrr, che pagheranno i nostri figli– ha concluso Grippo- È come se una famiglia già molto indebitata si trovasse a chiedere altri soldi a una banca per rimettere a nuovo il negozio e ripartire e decidesse di affidare tutto questo, anziché al migliore, al cugino che non ha mai gestito nulla. Non ce lo possiamo permettere, abbiamo bisogno delle persone più serie”.


ECCO COSA FARÒ PER IL LAZIO SE SARÒ ELETTA

“Ci sono dei temi nazionali comuni a tutte le regioni e ci sono poi delle specificità che riguarderanno il Lazio. Una questione che ci vedrà protagonisti, una volta in Parlamento, sarà quella di irrobustire pesantemente l’investimento in sanità, che è una competenza regionale. Negli ultimi anni tante persone sono andate in pensione e non sono state sostituite proprio nel momento in cui era richiesto. Una delle prime cose sarà irrobustire il servizio sanitario nazionale e le risorse destinate alle regioni”. La candidata alla Camera dei Deputati per Italia sul Serio ha spiegato cosa intende fare per il Lazio (di cui è attualmente consigliera regionale) se sarà eletta a Montecitorio.

“Poi bisognerà intervenire sulla fiscalità. Il primo aspetto è la semplificazione– ha proseguito Grippo– Non si capisce perché uno Stato che ha restituito in automatico i soldi con la lotteria degli scontrini non possa usare gli stessi strumenti per ridare ai contribuenti i soldi che gli devono quando sono creditori. Sul Lazio in particolare abbiamo una fiscalità molto elevata, bisognerà quindi intervenire per ridurre quella quota (di addizionale Irpef, ndr) e fare in modo che si allinei ad altre regioni”.

Secondo Grippo “da questo punto di vista c’è un tema specifico del Lazio che potrà aiutare e cioè portare a compimento la trasformazione istituzionale della Capitale. Intanto dare a Roma le risorse e l’autonomia che le servono a vivere meglio, ma tutto questo andrà fatto guardando anche alle altre province. Perché quando Roma verrà regionalizzata bisognerà spiegare all’Europa che non si può più fare media su una serie di parametri fra Roma e Frosinone o tra Roma e Viterbo. A Sora, in provincia di Frosinone, abbiamo una fiscalità completamente diversa rispetto a quella che c’è ad Avezzano, in Abruzzo, due comuni al confine tra loro”. Quindi “bisognerà fare un intervento importante perché ci sono aree del Lazio che hanno tassi elevati di povertà e crisi economica che col peso di Roma, che ha altri standard, non hanno mai potuto avere i suppporti europei di cui avevano bisogno. Adeguare questi parametri sarà una delle cose che mi impegnerò a fare in Parlamento”.

 “MELONI PREMIER? DA MINISTRO PIÙ GIOVANI DISOCCUPATI

“Il mio problema rispetto alla Meloni – sottolinea Grippo – non è che sia fascista o la giudico in quanto donna. Mi chiedo solo: cosa ha fatto quando è stata ministro delle Politiche giovanili? Uno dei principali obiettivi quando ci si occupa dei giovani è quello del loro inserimento nel mondo del lavoro e quando Giorgia Meloni è stata ministro la disoccupazione giovanile è passata dal 21,4% al 31,4%. Affidereste, in un momento così delicato, la guida del Paese a una persona che ha fatto questa performance l’ultima volta che ha governato? Io no”.. “Di Giorgia Meloni ho ammirato il percorso fatto dentro un partito che ha dei valori molto maschilisti– ha aggiunto- Tuttavia, sono abituata a giudicare i risultati dei politici e ad anticipare ciò che faranno sulla base di un giudizio sul loro operato”.

“SE VINCE LA DESTRA C’È IL RISCHIO DI “CONTRORIFORME” CULTURALI”

Per la consigliera regionale in caso di una vittoria schiacciante della destra alle prossime elezioni politiche “non penso ci sia un rischio per la democrazia, nel senso che qualcuno metta in discussione gli assetti democratici della carta costituzionale. Sicuramente c’è un rischio ‘controriforme culturali‘, cioé che si torni a una nazione con toni populisti e non orientata a risolvere i problemi. Pensiamo all’alleato Orban della Meloni che ci dice che noi donne laureate dovremmo mettere al mondo figli invece di studiare”. “Per fermare una presenza in Parlamento con una maggioranza assoluta di questo centrodestra c’è solo un modo: tutte le forze moderate e riformiste, anche quelle che in passato hanno guardato a Forza Italia, votino la lista Italia Sul Serio– ha concluso Grippo- e irrobustiscano la parte seria che deve rappresentare l’Italia nelle istituzioni” 

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