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Il caro-energia c’è anche per le pere: la bolletta del frigo sale da 500.000 euro a 3 milioni

L'allarme da Modena: "Insostenibile stangata ad agosto". (Ma almeno saranno buonissime)

Pubblicato:02-09-2022 13:16
Ultimo aggiornamento:02-09-2022 13:22

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Modena – A soffrire per i rincari energetici sono anche le cooperative ortofrutticole, che conservano, trasformano, commercializzano e promuovono i prodotti conferiti dagli agricoltori associati. Lo conferma Adriano Aldrovandi, presidente di Fruit Modena Group (aderente a Confcooperative), una delle principali realtà della commercializzazione di pere made in Italy. “Noi lavoriamo circa 500.000 quintali di pere all’anno e la nostra attività si concentra nel mese di agosto, quando dobbiamo portare le pere dai 35 gradi di temperatura ambiente a un grado sottozero”, spiega Aldrovandi, sottolineando che “per i nostri frigo abbiamo sempre avuto ad agosto una bolletta energetica di 500.000 euro”. Quest’anno invece “spenderemo tre milioni di euro, cioè sei volte tanto. Sono costi insostenibili che non possiamo scaricare sui consumatori, pena la perdita di fette di mercato”. Il caldo torrido prima e i nubifragi poi, hanno inoltre fatto sì che le pere sono di calibro più piccolo rispetto al passato e anche i raccolti sono inferiori.

MA ALMENO LA FRUTTA SI ANNUNCIA BUONISSIMA

“In compenso l’abbondante sintesi clorofilliana fa bene alla nostra frutta, che si annuncia squisita. Insomma, avremo meno pere e più piccole, ma buonissime da mangiare”, conclude il presidente di Fruit Modena Group.

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