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Crosetto risponde all’attacco di Rovelli sulle armi: “Lo inviterò a pranzo”

Ieri dal palco del Concertone dell'1 maggio il fisico ha attaccato il ministro della Difesa e il governo

Pubblicato:02-05-2023 13:07
Ultimo aggiornamento:02-05-2023 18:19

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ROMA – Primo maggio con polemica. Ieri durante il Concertone in piazza San Giovanni il fisico Carlo Rovelli ha attaccato duramente il governo e il ministro della Difesa Guido Crosetto per le spese militari. “Inviterò a pranzo il Professor Rovelli così la prossima volta che parlerà di me lo farà avendo conosciuto me, le mie idee, sapendo cosa ho fatto e faccio ogni giorno per cercare la pace e fermare la guerra ed anche per sentire come si serve una nazione con serietà e rispetto”, ha replicato oggi sui social Crosetto. “Non sa di che parla, gli mando un abbraccio pacifico- ha commentato quindi a Repubblica poco dopo essere atterrato a Baghdad per una visita istituzionale.

ROVELLI: APPREZZO CORTESIA CROSETTO, MA NON È UNA QUESTIONE PERSONALE

“Apprezzo molto la cortesia del ministro della difesa, e il suo gentile invito a cena, e lo ringrazio. Ma la questione che ho posto nel mio intervento il Primo Maggio non è personale fra lui e me. È politica, riguarda il futuro di noi tutti, e vorrei se ne discutesse nel paese, non a cena in due”, la risposta su facebook di Rovelli.

L’ATTACCO DI ROVELLI A CROSETTO AL CONCERTO DELL’1 MAGGIO

Ieri Rovelli nel suo “intervento parlato” dal palco di San Giovanni in Laterano non ha usato mezzi termini nel giudicare la politica del governo in termini di spese militari, chiamando in causa, senza nominarlo, lo stesso Crosetto. “La tensione internazionale del mondo non è mai stata alta come adesso. Stiamo spendendo più di due triglioni di dollari all’anno di spese militari”, le sue parole.

E perché? Si domanda Rovelli: “Lo ha detto Ligabue poco fa, per la smania di potere, i potenti vogliono essere sempre più potenti. Ma la guerra si fa anche per un motivo più semplice. Costruire armi è una delle attività più lucrative del mondo. Lo sapete che in Italia, il ministro della Difesa è stato vicinissimo a una delle più grandi fabbriche di armi nel mondo, Leonardo? È stato il presidente della Federazione dei costruttori di armi. Il ministero della Difesa deve servire per difenderci dalla guerra non per fare i piazzisti di strumenti di morte”, ha rincarato Rovelli.

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