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Misurina, da inizio anno 5 valanghe hanno richiesto l’intervento dei soccorsi

Nell'ultimo episodio, ferita anche una ragazzina di 14 anni

Pubblicato:02-04-2024 17:23
Ultimo aggiornamento:02-04-2024 17:23
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valanga misurina
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ROMA – “L’intervento portato a termine oggi dal Soccorso Alpino e dal Suem 118 nella zona del lago di Misurina si inserisce nel quadro di un’attività veramente rilevante a beneficio dei frequentatori e degli sportivi che praticano le nostre montagne. Mi sono confrontato oggi con i responsabili e mi è stato riferito che dall’inizio dell’anno, il Soccorso Alpino veneto ha effettuato: 207 interventi totali, con 215 persone soccorse. Sono stati chiamati per cinque valanghe con 10 persone soccorse e una vittima. Le missioni di Elisoccorso sono state 49 e 75 gli interventi sulle piste da sci. Un lavoro veramente encomiabile a beneficio della collettività”. Con queste parole, il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, torna sull’attività di soccorso in montagna in seguito alla valanga che si è verificata oggi sulle alpi bellunesi.

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“A nome dei Veneti, ringrazio per l’impegno tutti i tecnici del Soccorso Alpino del Veneto, il presidente regionale Rodolfo Selenati e le forze dell’ordine che presidiano con efficacia le nostre montagne, in un periodo storico davvero eccellente anche per presenze turistiche”, conclude Zaia.


Il Soccorso Alpino della Guardia di finanza era in in addestramento nella località dei Cadini di Misurina, a Forcella della Neve (a 2.500 metri circa), quando ha assistito al crollo di una cornice di neve che ha travolto e seppellito in particolare due sci-alpinisti. Immediatamente, i militari sono intervenuti nelle operazioni di ricerca con l’Artva, localizzando in brevissimo tempo il segnale e procedendo, così, al disseppellimento con la pala di una delle persone sepolte, una ragazzina di circa 14 anni, ferita ma cosciente. A causa delle condizioni di ipotermia ed a seguito delle diverse ferite riportate, è stata chiamata la Centrale 118 Suem, che ha spedito l’eliambulanza per caricare la ragazza e portarla all’ospedale di Belluno. Nel frattempo, il secondo scialpinista sepolto dalla coltre nevosa riusciva a liberarsi grazie anche all’aiuto degli operatori, dei compagni di gita e del materiale di supporto in possesso, venendo recuperato dall’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites, anch’esso intervenuto sul posto. L’intervento di soccorso è stato reso difficoltoso ed altamente rischioso a causa del manto nevoso umido fino in profondità e debolmente consolidato, appesantito dalla pioggia e dalle nevicate umide fino in quota dei giorni scorsi.

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