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A Bologna arriva la piazza scolastica, Lepore promette: “Una per quartiere”

In via Procaccini 300 metri quadri senza traffico, tutti dedicati a bambini e ragazzi

Pubblicato:02-04-2022 19:01
Ultimo aggiornamento:03-04-2022 13:46

piazza scolastica bologna
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BOLOGNA – Piante, giochi disegnati per terra, panche a semicerchio, sedute a sfera, rastrelliere e vernice colorata. E la parola “Ciao” scritta in 13 lingue diverse. È stata inaugurata questa mattina a Bologna la prima piazza scolastica in via Procaccini, con un intervento di cosiddetta urbanistica tattica.

piazza scolastica bologna

Un’area di 300 metri quadrati, a due passi dall’Ic 5, è stata sottratta al traffico e regalata ai bambini e ragazzi, che hanno collaborato direttamente a definire giochi e design della nuova area. L’intervento è sperimentale: durerà 12 mesi e a seconda di come verrà utilizzato lo spazio in questo periodo, sarà deciso l’assetto definitivo della piazza, che vuole garantire agli alunni delle Testoni-Fioravanti maggiore autonomia e sicurezza nei percorsi casa-scuola, in continuità con la strada pedonale scolastica già avviata, e nuovi spazi dedicati all’incontro e all’attesa. Un progetto, realizzato da Fondazione Innovazione Urbana insieme al Comune e al Quartiere Navile, che segue gli interventi di urbanistica tattica in piazza Rossini e via Milano. Questa è però a tutti gli effetti la prima piazza scolastica in città. “E non sarà l’ultima- assicura il sindaco Matteo Lepore, questa mattina al taglio del nastro- l’obiettivo è di averne almeno una in ogni quartiere“. Affiancato dalla presidente del Navile, Federica Mazzoni, e dall’assessora alla Mobilità, Valentina Orioli, il sindaco spiega che il progetto va parte di una più ampia politica di “riappropriazione dello spazio pubblico dalle auto” portata avanti dalla Giunta e che comprende anche l’idea della città a 30 chilometri orari. “A chiazze stiamo già trasformando la città in zona 30- spiega Lepore- pezzo per pezzo, lo facciamo in maniera sostenibile anche per la vita delle persone, perché il provvedimento cambia il modo di muoversi. Quindi in ogni zona dove arriviamo col limite dei 30, riorganizziamo il modo di muoversi delle persone, delle merci e delle auto. Cerchiamo di far raggiungere tutti gli spazi senza creare problemi, ma la velocità sta calando piano piano in tutta la città. Ed è un grande risultato”.

La città 30, ricorda il sindaco, serve per “avere più sicurezza e recuperare spazio. Nei Quartieri nei prossimi anni ci saranno strade pedonali, piazze pedonali e scolastiche, più spazi temporanei che cambieranno usi a seconda dei bisogni“, promette Lepore.


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