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Test psicoattitudinale per magistrati, Anm: “Effetto dileggio, in Francia fu un flop”

Il segretario dell'Associazione nazionale magistrati Santalucia: "Ci confronteremo, vorremmo capire prima cosa hanno in mente, non sappiamo nulla, abbiamo solo annunci"

Pubblicato:02-03-2024 13:12
Ultimo aggiornamento:02-03-2024 13:12

intercettazioni anm
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ROMA – I test psicoattitudinali per i magistrati? É “un effetto di dileggio dell’ordine giudiziario”. Lo dice il segretario del Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia, a margine del comitato direttivo centrale dell’Anm convocato per oggi e domani. “Nella relazione fatta durante il direttivo – spiega il segretario del sindacato delle toghe – ho raccontato della contrarietà di 170 psichiatri e dell’esperienza fallimentare fatta in Francia. Ci confronteremo, vorrremmo capire prima cosa hanno in mente, non sappiamo nulla, abbiamo solo annunci“. Santalucia continua: “Quello che noi diciamo è: ci avete provato nel 2005 ma poi la strada fu abbandonata perchè era difficile applicarli, chi lo stabilisce il modello di magistrato? Dobbiamo essere più empatici, meno empatici, simpatici o antipatitici? Io non so cosa abbiano in mente il governo e il ministro, non credo che pensino a screening psichiatrici, non credo pensino davvero a screening a tappeto sulla sanità mentale nella pubblica ammnistrazione. L’effetto che abbiamo oggi è solo un effetto di dileggio dell’ordine giudiziario. Vogliamo capire cosa ha in mente il ministro, abbiamo alle spalle un’esperienza francese del tutto fallimentare, anche la dottrina costituzionale ha parlato di pericolo di omogeneizzazione delle menti, perchè poi vediamo chi sarà il giudice della mia psiche: una commissione nominata da un consiglio o un medico? Bisognerà capire ad esempio quale sia l’incidenza del giudizio del medico o dello psicologo su una prova scritta eccellente se mi ha indicato come soggetto poco empatico, simpatico…“.

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