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VIDEO | Sorpresa al Colosseo durante il lockdown, trovati graffiti del XII secolo

Russo: "Appartenevano ai cavatori che lavoravano per la Roma dei Papi"

Pubblicato:01-06-2020 10:51
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:25

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ROMA – La sorpresa al Colosseo e’ arrivata in pieno lockdown. Nei giorni piu’ bui dell’emergenza Coronavirus, quando il Parco era chiuso al pubblico, le archeologhe del Parco hanno trovato dei graffiti di epoca medievale lungo il primo ordine, l’identificazione dei quali e’ partita da una ricerca di Rossella Rea. Oggi, questa scoperta entra a far parte di uno dei due percorsi di visita messi a punto dal Parco per la riapertura. “Riapriamo il Parco archeologico del Colosseo nel segno dell’accoglienza, dell’accessibilita’ e della sicurezza, ma anche con delle novita’- ha raccontato il direttore del Parco, Alfonsina Russo- In particolare, durante il periodo del lockdown abbiamo studiato e abbiamo ricercato e individuato tutta una serie di graffiti che raccontano una storia inedita del Colosseo, non la consueta storia dell’Anfiteatro con i gladiatori, ma quella successiva, dal XII secolo in poi, quando il Colosseo era diventato quasi un quartiere abitativo e una cava per le costruzioni che in quel momento la Roma dei Papi portava avanti”.

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E allora sono proprio gli operai che lavoravano dentro al Colosseo gli autori di quei graffiti che oggi tornano alla luce. “Abbiamo trovato alcune testimonianze delle vite delle persone che in quel periodo, dal XII secolo fino al 1600, hanno frequentato il monumento- ha spiegato Russo- Abbiamo individuato questi graffiti a un’altezza che va dai 2 metri dal piano di calpestio ai 4 metri. Questo significa che il primo ordine era in parte interrato o aveva tutta una serie di soppalchi proprio per le abitazioni. Abbiamo individuato non solo dei simboli apotropaici, ma anche dei nomi incisi, come Romulus, che dovrebbero essere secondo le ipotesi dei cavatori che cavavano i pezzi di travertino e marmo per la realizzazione della grande Roma dei Papi, quindi anche di San Pietro e delle varie chiese di Roma”. 

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