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Federfarma Nazionale: “Al via raccolta fondi delle farmacie per l’Ucraina”

Insieme a Pgeu per l'acquisto dei materiali indicati dal ministero della Salute del Paese in guerra

Pubblicato:01-03-2022 12:53
Ultimo aggiornamento:03-03-2022 13:15

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ROMA – “Federfarma Nazionale non poteva rimanere indifferente alla guerra che sta coinvolgendo la popolazione ucraina ed è per questo che ha prontamente accolto l’invito del PGEU, ‘Pharmaceutical Group of the European Union’ presieduto da Roberto Tobia, anche segretario di Federfarma Nazionale ed ha avviato un’azione di solidarietà sanitaria coinvolgendo le farmacie italiane ad aderire alla raccolta fondi, per l’acquisto di kit di primo soccorso, farmaci, dispositivi medici, secondo le necessità indicate dal Ministero della Salute Ucraino e dall’associazione dei titolari di farmacia del Paese”. A parlare di questa iniziativa per l’emergenza Ucraina con l’agenzia di stampa Dire è il dottor Alfredo Procaccini, vicepresidente di Federfarma Nazionale.

“Abbiamo attivato per questo un conto corrente rendicontato, intestato a Federfarma Federazione Nazionale Unitaria Titolari di Farmacia per l’emergenza ucraina, sul quale- ha concluso Procaccini- tutte le organizzazioni territoriali e le farmacie potranno versare un contributo secondo le proprie possibilità”.

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SONNINO (FEDERFARMA ROMA): “ADERIAMO AD APPELLO CHIESA UCRAINA S. SOFIA”

Anche Federfarma Roma, che sta seguendo con apprensione i tragici avvenimenti che stanno colpendo l’Ucraina in questi ultimi giorni, non poteva rimanere indifferente alle sofferenze di una popolazione in guerra. “Per questo- spiega il dottor Matteo Sonnino, responsabile della ‘Commissione iniziative sociali’ di Federfarma Roma- siamo riusciti ad entrare in contatto con la chiesa ucraina di Santa Sofia a Roma per aderire, grazie alla catena della solidarietà delle farmacie di Roma e provincia, alla richiesta di raccolta di reperimento di farmaci, prodotti per la prima infanzia e device. La chiesa ci ha fornito una lista predisposta direttamente dagli ospedali ucraini. Ci siamo attivati ieri, è presto per fare un bilancio, in settimana sapremo dire di più ma quello che è certo è che vogliamo essere a servizio di una popolazione in guerra. I materiali raccolti verranno portati a destinazione direttamente dai volontari della chiesa. Pensiamo già alla fase due del progetto che vedrà coinvolta la popolazione generale”.

“Siamo sconvolti e quando ho parlato con i volontari della chiesa ho sentito la loro sofferenza. Spero che presto si risolva la crisi. I medicinali non sono solo per la popolazione generale ma arriveranno anche agli ospedali ucraini. Per la mia carica in Federfarma Roma mi occupo di iniziative sociali. Ogni giorno la categoria di farmacisti si trova a contatto con la sofferenza e stavolta più che mai non ci potevamo sottrarci e prestare aiuto a chi soffre”, ha concluso Sonnino.

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