NEWS:

Nei Pronto soccorso dell’Emilia-Romagna mancano i medici

La Regione cerca soluzioni. Donini: "Non vogliamo assolutamente risparmiare, ma assumere"

Pubblicato:01-02-2022 12:51
Ultimo aggiornamento:01-02-2022 12:51
Autore:

PRONTO SOCCORSO
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BOLOGNA – Nei Pronto soccorso dell’Emilia-Romagna “ci sono pochi professionisti, e spesso da lì se ne vanno altrove”. L’allarme per la carenza di personale nell’emergenza-urgenza risuona al question time della Regione.

Nei prossimi giorni l’assessorato alla Sanità riunirà il tavolo dei professionisti dei Pronto soccorso “sulle possibili misure da attuare” per contrastare lo ‘spopolamento’ dei reparti. Negli anni della pandemia, “questa carenza si è accentuata”, sottolinea l’assessore Raffaele Donini, rispondendo al consigliere di Fratelli d’Italia Michele Barcaiuolo sul caso specifico di Modena. “E’ un tema che stiamo valutando in modo complessivo”, precisa l’assessore, che appunto metterà insieme i medici dei Ps alla ricerca di “innovazioni per irrobustire l’offerta”. In prospettiva “dovremo intercettare la domanda non appropriata”, ma quel tema è al centro delle proposte della giunta sulla medicina territoriale che vedrà la luce nei prossimi mesi. “Da tempo abbiamo problemi di organico medico, un tema nazionale. In Emilia-Romagna ci verrebbero volentieri a lavorare molti professionisti, se ci fossero“.

Questo problema, dunque, “non è dovuto a motivi organizzativi”, assicura l’assessore. Anzi “su questo versante non vogliamo assolutamente risparmiare, ma assumere“. Per quanto riguarda l’Ausl di Modena, ha già pubblicato 90 incarichi in area emergenza. Secca la replica di Barcaiuolo: “se il personale manca non si può aspettare che cresca sotto gli alberi. Sono state sbagliate scelte negli anni trascorsi, e la pandemia non c’entra nulla. Non c’è stata visione, non solo da parte della Regione“.

Altro fronte sanitario che sconta carenza di personale è quello della medicina sportiva, col ritardo nelle visite di idoneità che blocca molti atleti. Una “attività rallentata dalla carenza di personale- conferma Donini, sempre al question time- dovuta anche ad alcuni pensionamenti non ancora sostituiti e all’impiego di una parte del personale all’emergenza sanitaria: speriamo che la curva in discesa possa liberare queste risorse”.

Il proposito della giunta regionale di “garantire al più presto la stabilità degli organici” nella medicina sportiva trova il favore della consigliera della lista Bonaccini Stefania Bondavalli, che intrende comunque “monitorare con grande attenzione la tempistica con cui avverrà” il recupero delle visite.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it