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La ministra Guidi si è dimessa

A Renzi: "Caro Matteo sono assolutamente certa della mia buona fede e della correttezza del mio operato"

Pubblicato:31-03-2016 18:30
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:29

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F. Guidi

F. Guidi

La ministra Federica Guidi si e’ dimessa dalla guida del Mise. La Guidi, travolta dal caso “Tempa Rossa”, auspica peraltro che si faccia “piena luce” sulla vicenda del petrolio in Basilicata.

Cosi’ il ministro Federica Guidi al premier Matteo Renzi: “Caro Matteo sono assolutamente certa della mia buona fede e della correttezza del mio operato. Credo tuttavia necessario, per una questione di opportunità politica, rassegnare le mie dimissioni da incarico di ministro. Sono stati due anni di splendido lavoro insieme. Continuerò come cittadina e come imprenditrice a lavorare per il bene del nostro meraviglioso Paese”.

“Forse il Governo, dopo oltre due anni, ha bisogno di un tagliando. Vedo troppo familismo in giro, troppo potere in poche mani”. Lo ha detto Gianni Cuperlo, commentando a Otto e Mezzo il caso che coinvolge il ministro delle Attività produttive Federica Guidi. “Sono garantista- sottolinea il democratico- ma in questo caso il garantismo mi sembra che c’entri poco. Il tema di fondo qui mi pare che sia se e in quale misura un esponente del Governo nella stesura di un provvedimento abbia tutelato interessi specifici legati a rapporti personali”.


‘Difende’ invece Guidi l’ex premier Silvio Berlusconi. “Le intercettazioni sono un vulnus grave della nostra democrazia- ha detto in radio- Tant’è vero che nei paesi civili, come l’Inghilterra, non valgono come prova nei processi e non possono essere usate neppure nei processi. Violano un diritto che la Costituzione garantisce a tutti noi, violano la nostra privacy”. Attacca invece l’ex Pd Pippo Civati, oggi deputato di Possibile. “Se la ministra Guidi ha avvantaggiato il compagno in qualsiasi modo attraverso un emendamento contenuto nella legge di Stabilità- dice- ci troviamo in presenza di un conflitto di interessi. Enorme. Questo Governo sta inaugurando una stagione di lobbismo istituzionale senza precedenti”.

Le dimissioni dell’intero governo ha chiesto invece Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia. “E’ il Governo delle lobby, delle banche e dei poteri forti. È un esecutivo che fa gli interessi dei propri amici e dei propri protettori, non quelli del popolo italiano”, ha detto la candidata sindaco a Roma.

Le dimissioni del ministro Guidi sono un’ammissione di colpa, dimostrano il coinvolgimento del ministro Boschi e del Bomba che fanno l’interesse esclusivo dei loro parenti, amici, delle lobby e mai dei cittadini. Devono seguire l’esempio della Guidi e dimettersi subito: la misura è colma”. Così Beppe Grillo sul suo blog: “Nella telefonata intercettata dai pm di Potenza nelle indagini sul traffico illecito di rifiuti, tra la ministra Guidi e il compagno Gemelli, si fa riferimento a un emendamento che era stato tolto dallo ‘Sblocca-Italia’ e che doveva essere reinserito nella legge di Stabilità 2015. ‘Dovremmo riuscire a metterlo dentro al Senato, se Maria Elena (la ministra Boschi, ndr)) è d’accordo’, afferma Guidi nella telefonata. Secondo i pm, l’emendamento avrebbe favorito le aziende di Gemelli, facendogli guadagnare 2,5 milioni di subappalti. La Guidi chiese l’avallo della Boschi che – per blindarlo e assicurarsi che tutto andasse come doveva – inserì l’emendamento incriminato nel testo del maximendamento su cui poi, con il consenso del Bomba, pose la questione di fiducia”.

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