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Buone notizie dall’Istat: i consumatori ritrovano le fiducia. E anche le imprese

Il clima di fiducia migliora di molto e torna ai livelli dei primi tre mesi del 2016

Pubblicato:27-09-2017 08:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:43

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ROMA – A settembre l’indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta in misura consistente, passando da 111,2 a 115,5 e tornando ad allinearsi sui livelli del primo trimestre 2016; anche l’indice composito del clima di fiducia delle imprese sale da 107,1 a 108,0 confermando la dinamica positiva rilevata nei mesi precedenti. Lo rileva l’Istat, spiegano che migliorano sia i giudizi che le aspettative sulla situazione economica del Paese.

PENSARE A UN FUTURO E’ RITORNATO POSSIBILE

Gli italiani tornano a credere in un futuro, insomma, e le aspettative sulla disoccupazione si sono molto ridimensionate. Gli italiani ricominciano a pensare anche all’acquisto di beni durevoli (una casa, in primis) e aumenta anche il numero di chi ritiene possibile risparmiare in futuro (nell’arco di 12 mesi).

NELLE IMPRESE FIDUCIA SOPRATTUTTO PER MANIFATTURIERO, EDILIZIA E NEGOZI

Con riferimento alle imprese, nel mese di settembre si segnala un aumento del clima di fiducia in tutti i settori ad eccezione dei servizi. In particolare, il clima di fiducia migliora nel settore manifatturiero, in quello delle costruzioni e nel commercio al dettaglio (i climi passano, rispettivamente, da 108,5 a 110,4, da 128,4 a 132,1 e da 105,3 a 108,8); nei servizi l’indice rimane invariato rispetto al mese precedente (a quota 107,0).


Passando ad analizzare le componenti dei climi di fiducia si segnala che, nel comparto manifatturiero, l’aumento dell’indice è dovuto essenzialmente ad un deciso miglioramento dei giudizi sul livello degli ordini in presenza di una stabilità delle attese sulla produzione e di un lieve aumento del saldo relativo alle scorte di magazzino. Anche nel settore delle costruzioni, l’incremento dell’indice è trainato da un significativo miglioramento dei giudizi sugli ordini mentre le aspettative sull’occupazione presso l’impresa diminuiscono. Nel commercio al dettaglio si registra una lieve diminuzione del saldo relativo alle vendite correnti mentre aumentano le aspettative sulle vendite future; le scorte di magazzino sono giudicate in decumulo rispetto al mese scorso.

MALE IL SETTORE DEI SERVIZI, GLI AFFARI NON VANNO BENE

Nei servizi, peggiorano sia le aspettative sugli ordini sia i giudizi sull’andamento degli affari; invece, i giudizi sugli ordini registrano un miglioramento.

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