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“Continue ed esasperanti polemiche nel centrosinistra, basta parlare di coalizioni”

Renzi parla della sconfitta alle elezioni amministrative

Pubblicato:27-06-2017 09:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:28

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M. Renzi


ROMA – Una debacle, come sostengono i ‘gufi’, o una vittoria, seppur di misura? Il giudizio di Matteo Renzi sulle elezioni amministrative appena concluse “non è positivo”. Certo, “nel complesso abbiamo numericamente vinto più comuni degli altri”, sostiene il segretario dem durante la diretta di Ore Nove, la rassegna stampa del Partito Democratico, “ma rispetto all’altra volta ne abbiamo persi di più“.

Genova, L’Aquila e Pistoia sono le sconfitte che “fanno male”. Ma, dopo una giornata di polemiche, Renzi passa al contrattacco ed individua nel ‘nemico interno’ la principale causa della sconfitta: “Le continue esasperanti polemiche nel centrosinistra, alla fine, non fanno altro che agevolare il fronte avversario. E’ stato sempre cosi’. Ma se in tanti pensano che il problema sia soltanto dentro il Pd, e’ chiaro che poi alle elezioni rischia di vincere qualcun altro”.

Renzi ignora l’ascesa del centrodestra che, con il ritorno in campo di Silvio Berlusconi, appare il polo più accreditato per vincere le prossime elezioni e scarica la colpa su chi, alla sua sinistra, ha innescato “un dibattito sulle coalizioni che addormenta gli elettori e non serve. Le elezioni- aggiunge il segretario dem- si vincono o si perdono sui risultati ottenuti e sui progetti concreti per il futuro e noi su questo siamo piu’ forti di tutti. Noi abbiamo una grande opportunita’ che e’ quella di parlare di contenuti, di idee e di progetti. Le coalizioni non sono l’argomento sul quale intrattenere gli italiani per i prossimi 12 mesi. Trovatemi un italiano interessato alla coalizione e noi gli diamo il premio fedelta’. Agli italiani interessano le tasse. Le coalizioni affascinano gli addetti ai lavori. Il modo con il quale si risolvono i problemi e’ invece il nostro campo di gioco”.


Parlando di “contenuti, idee e progetti per il futuro”, Renzi torna anche sul tema dello Ius Soli, individuato da molti commentatori come tema decisivo per la perdita di voti del Partito Democratico nelle sue storiche roccaforti. Come la rossa Sesto San Giovanni, dove è prevista la costruzione della più grande moschea italiana e dove, per la prima volta, si è affermata una coalizione di centrodestra.

Ma quella sullo ius soli “non puo’ essere una battaglia sulla quale si cambia idea in base ai sondaggi. E’ giusto che si affermi il principio dello ius soli temperato, dello ius culturae. Non rinuncio a un’idea per un sondaggio, non rinuncio a una battaglia che abbiamo fatto. Se c’e’ una caratteristica della sinistra che fa le cose, e’ quella di prendersi le proprie responsabilita’ e di non mettersi il giorno dopo a dire “abbiamo perduto tempo”, aggiunge.

“CONSIP MI HA FATTO PERDERE CONSENSO, VOGLIO LA VERITA'”

Oltre al “dibattito sulle coalizioni che addormenta gli elettori”, Renzi punta il dito contro la vicenda Consip. “Io ci scherzo- aggiunge Renzi- ma non c’e’ niente da scherzare: su questa storia ho perso molto consenso, le analisi indicano nella vicenda Consip uno dei problemi maggiori di perdita di consenso. Io la prendo sul ridere perche’ sono fatto cosi’ e penso sia sempre meglio sdrammatizzare. Ma questa vicenda e’ una vicenda enorme sulla quale non smettiamo di chiedere la verita’”.

“La verita’- insiste il segretario dem- chiarira’ molte cose. Ieri c’e’ stato un interessante interrogatorio del capitano del Noe Scafarto, quello accusato di aver fabbricato prove false, per arrestare il padre di Renzi… Anzi non e’ stato interessante perche’ Scafarto ha deciso di non rispondere. Interrogato, ieri si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere. Io dico solo che da sette mesi il sottoscritto e il Pd sono costantemente sui giornali” per questa vicenda. “E io non grido alla scandalo, ma voglio la verita‘”, conclude Renzi.

di Michele Bollino

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