ROMA – “Ogni sforzo possibile è stato messo in atto per raggiungere l’albergo” di Rigopiano, spiega Paolo Gentiloni al Senato. “All’inizio le operazioni sono state ritardate in modo drammatico dall’impossibilità di usare gli elicotteri e dal rischio slavine. Oltre che dalle condizioni della viabilità. E sapete in che modo- dice rivolgendosi ai senatori- il luogo della tragedia è stato raggiunto alle 4 e 30 del mattino” dai soccorritori. “Da quelle 4 e 30 del mattino è stato messo in atto ogni sforzo possibile dal punto di vista umano, organizzativo, tecnico per cercare di salvare le persone. Abbiamo raggiunto il posto – conclude – con le pelli di foca, abbiamo lavorato i giorni seguenti con sonde a vapore e gli strumenti più tecnologicamente avanzati”.
Il premier Gentiloni ricorda nell’aula del Senato “le vite salvate, il senso del dovere, lo stato che mobilita tutte le energie e quando non c’è altra via arriva sui luoghi sugli sci e sulle pelli di foca. Queste immagini rimarranno nella nostra memoria- dice il premier-. Di questi soccorritori siamo orgogliosi perchè sono cittadini italiani esemplari”.
A Rigopiano c’è stata “una coincidenza micidiale che non si ricorda davvero a memoria d’uomo” tra “una nevicata di dimensioni eccezionali e le scosse del terremoto, dice ancora Gentiloni.
“Ci sono stati ritardi e malfunzionamenti nel sistema? Ci sono responsabilità nella tragedia di Rigopiano? Saranno le inchieste a chiarire questo punto. Il governo non teme la verità ma la verità serve a fare meglio, non ad avvelenare pozzi”, dice il premier.
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