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Aumento Irpef, l’opposizione sulle barricate: “Non passerà”

CAGLIARI - "Una misura scandalosa: non c'è altra maniera per definirla". Così il capogruppo di Forza Italia Pietro

Pubblicato:22-12-2015 14:45
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:44

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CAGLIARI – “Una misura scandalosa: non c’è altra maniera per definirla”. Così il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis durante la conferenza stampa convocata questa mattina dalle opposizioni nella sala riunioni del gruppo azzurro in Consiglio regionale, dove i capigruppo hanno illustrato i motivi del profondo dissenso contro l’aumento del prelievo fiscale voluto dalla Giunta per fare fronte al disavanzo sanitario.
Conferenza stampa convocata subito prima della discussione in Aula del Disegno di legge, iniziata questa mattina. I consiglieri di minoranza minacciano battaglia durante il dibattito, con centinaia di emendamenti.

irpef_sardegnaLi inchioderemo qui se necessario anche il giorno di Natale pur di non far passare questa rapina- minaccia Pittalis-. Continuano a tirare fuori la storiellina dell’eredità lasciata dal centrodestra sulla sanità, quando invece la responsabilità è della Giunta Soru, con assessore Pigliaru, che ha lasciato un buco di 300 milioni. Faremo una grande battaglia– conclude Pittalis- ma vorremo vedere anche coerenza da parte dei consiglieri regionali che giustamente hanno individuato le problematiche di questo provvedimento, confidiamo nel loro senso di responsabilità”.

Ancora più chiaro Ugo Cappellacci, coordinatore di Forza Italia e più volte chiamato in causa dalla maggioranza come ex governatore, responsabile principale del buco nella sanità: “Basta osservare due dati banali, semplicissimi- spiega- il primo è che noi abbiamo abbattuto l’Irap e non abbiamo mai aumentato le tasse, è un verità incontrovertibile. Il secondo riguarda la relazione sul monitoraggio della spesa sanitaria curato dalla ragioneria generale dello Stato, che dicono come la spesa sanitaria durante il Governo dell’assessore Dirindin sia passato da 2.438 milioni a 3.048 milioni, con 600 milioni in più di aumento. Lo stesso dato riferito alla nostra gestione mostra una spesa sanitaria da 3.048 milioni a 3.233 milioni. Di cosa stiamo parlando?”.


All’attacco anche l’Udc, con il capogruppo Gianluigi Rubiu: “Per la prima volta siamo campioni d’Italia: la Sardegna sarà la ragione con la percentuale più alta, il 3,3 % di addizionale Irpef. O in Sardegna è scoppiato il boom economico e non ce ne siamo accorti o semplicemente i nostri ‘scienziati’ dell’economia hanno trovato il modo di rapinare i lavoratori”. Per Angelo Carta capogruppo del Psd’az “il fatto che la maggioranza guardi sempre indietro e cerchi sempre responsabilità negli altri, è la prova della loro debolezza e della mancanza di idee. Non sono all’altezza del compito che si sono assegnati- attacca- perché i ‘professori’ della Giunta non sono stati votati da nessuno. Serve un cambio di passo e un cambio di assessori, come sta chiedendo tra l’altro lo stesso segretario del Pd Renato Soru”.
Infine Michele Cossa, consigliere dei Riformatori: “Vorrei sapere come mai a fronte di questo massacro nei confronti in particolare della classe media, che avrà effetti devastanti, l’Igea (Società in house della Regione Sardegna, ndr) sta assumendo 25 nuove figure. Se ci sono segnali di moralizzazione si può anche chiedere un sacrificio ai sardi, ma se aumentano gli sprechi la cosa è inaccettabile e ci opporremo con tutte le nostre forze”. Intanto la discussione in Aula è iniziata, con la richiesta da parte del centrodestra di riportare in Commissione bilancio il disegno di legge per un ulteriore analisi dell’articolato (richiesta portata avanti anche dai consiglieri di maggioranza Anna Maria BUsia di Cd e Antonio Gaia di Upc), proposta però rifiutata.

di Andrea Piana, giornalista

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