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Licenziato “furbetto del cartellino”, a Bologna scatta per la prima volta decreto Madia

Il decreto Madia, approvato a febbraio, permette licenziamenti in tempi rapidi per chi finge di timbrare e poi esce dall'ufficio per motivi personali

Pubblicato:11-05-2017 14:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:12

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BOLOGNA – La Regione Emilia-Romagna “ha deciso di licenziare il dipendente dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali (Ibc), per il quale era stato aperto un procedimento disciplinare, con la sospensione dal servizio e dallo stipendio, dopo la messa in onda di un servizio di ‘Striscia la notizia’ di un servizio che denunciava presunti casi di assenteismo all’Istituto”. Si tratta, a quanto si apprende, di Vincenzo Colombo, padre del consigliere comunale di Bologna (ed ex assessore comunale alla Mobilità) Andrea Colombo. Si chiude quindi con la punizione più severa il procedimento a carico del dipendente, che come ricorda la Regione “aveva ammesso le proprie responsabilità in merito alla mancata timbratura, pur essendosi allontanato dalla sede dell’Istituto in orario di lavoro”. La sanzione è stata decisa applicando per la prima volta il decreto Madia, approvato dal Consiglio dei ministri a febbraio, che “permette in tempi rapidi il licenziamento dei dipendenti della Pubblica amministrazione che usano il badge per finti ingressi sul posto di lavoro per poi dedicarsi, fuori, a fatti personali”. L’Ufficio per i procedimenti disciplinari (Upd) ha inoltre deciso di aprire quattro nuovi procedimenti a carico di altrettanti dipendenti dell’Ibc: alcuni “riconosciuti fra quelli presenti nelle immagini trasmesse da ‘Striscia la notizia‘ anche in un secondo video-servizio del 12 aprile, altri a seguito di elementi emersi dagli accertamenti fatti”. Salgono così a 14 i procedimenti aperti finora, compreso quello a carico del dipendente che ora è stato licenziato.

BONACCINI: SU IBC CI SIAMO MOSTRATI INFLESSIBILI

“Avevamo promesso che saremmo stati inflessibili, una volta accertati comportamenti inaccettabili. Anche a difesa dei tanti che ogni giorno si prodigano per le nostre comunità”. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, commenta così, sulla sua pagina Facebook, il licenziamento di un dipendente assenteista dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali (Ibc), deciso oggi proprio dalla Regione. Nel suo post, Bonaccini ricorda inoltre che con il provvedimento deciso oggi “per la prima volta è stato applicato il decreto Madia.

Sul licenziamento dice la sua anche il segretario regionale del Partito democratico, e consigliere regionale dem, Paolo Calvano, che sempre su Facebook osserva che la Regione “si è mossa in tempi rapidi, applicando le leggi, perché per noi la correttezza, e il rispetto del lavoro e degli altri, vengono prima di tutto”. Infatti, sottolinea il dirigente del Pd, “uno dei temi della nostra campagna elettorale è stato quello della sobrietà, e lungo quella strada ci siamo mossi sia in giunta che in assemblea. Abbiamo ridotto i costi, operato tagli e siamo orgogliosi di essere, adesso, all’avanguardia tra le regioni italiane”. Infine, Calvano precisa che, nonostante quanto emerso all’Ibc, “ci sono migliaia di dipendenti pubblici il cui impegno non può essere messo in dubbio perché qualcuno non ha rispettato le regole”, e conclude affermando che “oggi la Regione ha dimostrato che è pronta ad agire con fermezza per tutelare la propria immagine e per rispetto nei confronti dei cittadini”.


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