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Il re della pizza 2017 è di Caserta: ha 38 anni e impasta pizze dall’età di 10

E' stato incoronato Re della Pizza 2017 ieri a Napoli nel corso della finale del Campionato dei migliori pizzaioli d'Italia

Pubblicato:10-10-2017 16:48
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:46

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NAPOLI – La ricerca maniacale dell’ingrediente perfetto per ognuna delle pizze del suo menù. E’ questo il segreto del successo di Francesco Martucci, il pizzaiolo incoronato Re della Pizza 2017 ieri a Napoli nel corso della finale del Campionato dei migliori pizzaioli d’Italia selezionati dalla redazione di Dissapore, voce autorevole dell’informazione gastronomica 2.0. Martucci, proprietario della storica pizzeria I Masanielli di Caserta, Tre Spicchi Gambero Rosso, ha superato al fotofinish il suo sfidante, Daniele Ferrara, pizzaiolo da 20 anni che ha recentemente aperto la Pizzeria P di Lissone nel cuore della Brianza, amatissima dai milanesi.

IL VINCITORE IMPASTA PIZZE DA QUANDO HA 10 ANNI

Le due pizzerie si sono confrontate sulla realizzazione di tre pizze, la classica Margherita, la mistery Dissapore e un cavallo di battaglia scelto dai finalisti. Una giuria spaccata, ha decretato poi come vincitore Martucci che ha scelto un classico del suo menù; Ferrara invece ha puntato su una pizza sperimentale, che sarà inserita in menù soltanto dopo il concorso.

Martucci, 38 anni, ha iniziato a impastare e infornare pizze all’età di dieci anni. Una passione ereditata dalla famiglia ma anche un gusto per le sperimentazioni: nel suo menù, accanto ai classici, trovano spazio anche pizze gourmet che farebbero cambiare idea anche al più accanito fan della Margherita. La sua ‘I Masanielli‘ è stata inserita nell’edizione 2017 delle Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso, conquistando i Tre Spicchi, il massimo riconoscimento per una pizzeria. Ora Martucci è pronto a una nuova sfida, aprire un nuovo locale a Caserta, vicino alla Reggia e vicino a Le Colonne, il ristorante stellato della chef Rosanna Marziale.


“ORA SULLA PIZZA NON SI METTE PIU’ QUALUNQUE COSA”

Negli ultimi anni i piazzaioli hanno cambiato marcia – ha commentato la chef Marziale, giudice del programma Chopped Italia in onda su Food Network, e presidente della giuria del Campionato della pizza -. Prima si metteva sulla pizza qualsiasi cosa, tutto quello che in cucina non andava. Ora c’è un’attenzione diversa, una ricerca della materia prima per un gusto eccezionale e un impasto a sempre piu’ alta digeribilità“. A scegliere il vincitore, che si è portato a casa lo scettro di miglior pizzaiolo e una piccola scultura realizzata a mano dall’artista napoletano Riccardo Ruggiano, anche Anna Paola Merone, giornalista del Corriere del Mezzogiorno. Divisi in due gruppi, Campania e Resto d’Italia, i migliori 32 pizzaioli selezionati da Dissapore si sono confrontati tra loro con sfide a eliminazione diretta per decretare la pizzeria numero uno di ciascuna categoria.

Tra gli artigiani della pizza campana selezionati, non potevano mancare Gino Sorbillo di Sorbillo ai Tribunali, Enzo Coccia de La Notizia, Franco Pepe di Pepe In Grani, Ciccio Vitiello di Casa Vitiello, Ciro Oliva di Concettina ai Tre Santi, Ciro Salvo di 50 Kalò. Invece, tra quelli non campani il campionato ha coinvolto: Saporèdi Renato Bosco, Stefano Callegaridi Tonda, Giorgio Caruso di Lievità, Gennaro Battiloro de La Kambusa, Edoardo Papa di In Fucina. Oltre alla sfida tra pizzerie, il Campionato ha generato in rete numerosi dibattiti animati su teorie, mode e tendenze che ruotano attorno all’universo della pizza: la vecchia scuola a ruota di carro, gli outsider casertani con la pizza “canotto”, i pizzaioli gourmet lombardi, la nuova generazione di impasti, materie prime e condimenti esotici contro quelli tradizionali.

di Nadia Cozzolino, giornalista professionista

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