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Rifiuti, Mazzocca: “No a inceneritori e strumentalizzazioni”

PESCARA - "I nuovi indirizzi politico-programmatici dettati dal nuovo esecutivo

Pubblicato:07-04-2016 12:42
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:32

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mazzoccaPESCARA – “I nuovi indirizzi politico-programmatici dettati dal nuovo esecutivo regionale per il comparto ambientale interessato, non contemplano la realizzazione di un impianto di incenerimento con recupero energetico a chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti urbani; pertanto la scelta della Regione Abruzzo è chiara e netta: no agli inceneritori“. Così in una nota il sottosegretario regionale con delega ad Ambiente ed Ecologia, Mario Mazzocca, interviene nuovamente sulle polemiche dei giorni scorsi.

   “Come è noto – ricorda il Sottosegretario – la Regione è interessata dalla Procedura di Infrazione 2015/2165 per il mancato adeguamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR) nei termini di sei anni previsti dalla normativa comunitaria (Direttiva 2008/98/UE9). Ci siamo trovati a fare i conti con l’ennesima eredità di segno negativo della Giunta Chiodi. Ricordo, a tal proposito, che il piano regionale dei rifiuti della giunta di centro-destra prevedeva l’installazione di un inceneritore proprio in Abruzzo; senza contare che la legge n.36/2013 (sempre targata Chiodi), che ha introdotto l’Autorità Unica Regionale (AGIR), era più una legge-cornice che una legge-quadro, alla quale si accompagnava un cronico disimpegno dal sostegno all’impiantistica pubblica e alle pratiche virtuose degli Enti Locali”.
   “Quanto alle polemiche” aggiunge “alimentate ciclicamente e strumentalmente da taluni soliti figuri, ci siamo ormai abituati. Si parla e si disserta sul nulla. I fatti sono altri. E dicono che a differenza del tradizionale modello economico lineare basato sulla dinamica “prendi-produci-usa-getta”, il nostro Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti è rivolto a perseguire massimamente i principi di una reale ‘economia circolare’, fondata sul riutilizzo, la riparazione, il ricondizionamento e il riciclaggio, in un circuito chiuso nel quale i prodotti e i materiali in essi contenuti assumono grande valore”.
   “La transizione verso un’economia circolare- conclude Mazzocca- risponde a una logica tanto ambientale quanto economica. Questa è la scelta assunta dalla Regione Abruzzo: il resto sono solo chiacchiere”. “La nostra idea di amministrazione della cosa pubblica è basata su comportamenti improntati alla massima responsabilità ed alla doverosa ponderatezza. Amministrare, per noi, equivale alla ricerca e messa in atto di azioni capaci di generare una crescita collettiva delle comunità, cercando di superare le criticità senza agitare demoni, figure ectoplasmatiche o spiriti maligni”.

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