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“Schedatura” degli scienziati, è polemica. Ma Grillo smentisce: “Legittimo informarsi”

ROMA - È polemica per quello che sembrerebbe un 'dossier' - fatto preparare dal ministro della Salute Giulia Grillo- sui componenti del

Pubblicato:07-01-2019 12:56
Ultimo aggiornamento:07-01-2019 12:56
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ROMA – È polemica per quello che sembrerebbe un ‘dossier’ – fatto preparare dal ministro della Salute Giulia Grillo– sui componenti del Consiglio superiore di Sanità. La notizia è riportata da Repubblica, in un articolo di oggi a firma Corrado Zunino, in cui si spiega che questo dossier (che raccoglie informazioni su medici e scienziati compresi dettagli su passate attività politiche loro e dei familiari) sarebbe stato preparatorio alla decisione di allontanare i 30 membri del Consiglio. La notizia ha suscitato un’alzata di scudi. Il ministro Grillo respinge le accuse al mittente e replica: “Nessun dossier, solo appunti“. E aggiunge: “Legittimo che un ministro si informi sul profilo pubblico dei membri della commissione”.

Nel dossier, in particolare, sarebbero stati individuati sei persone ‘scomode’, in virtù di passate candidature o di parentela o amicizia con politici o magistrati. Poi, però, la decisione del ministro sarebbe stata quella di sciogliere l’intero Consiglio.

I fogli del ‘dossier’ in cui sono riportate le informazioni personali:



I ‘segnalati’, riporta Repubblica, sarebbero il vicepresidente del Consiglio superiore, Adelfio Elio Cardinale, professore di Radiologia all’Università di Palermo ‘colpevole’ perché sposato con Anna Maria Palma, già procuratore a Palermo e Caltanissetta; il professor Francesco Bove, docente di Anatomia Umana alla Sapienza di Roma, “colpevole” di essere iscritto all’Ordine dei giornalisti; il professor Placido Bramanti, ordinario di Scienze mediche applicate all’Università di Messina, “colpevole” di essere stato candidato alle amministrative in Sicilia; il professor Antonio Colombo, luminare della Cardiologia che ha lavorato negli ospedali di Stanford e della Columbia University, “colpevole” di essere uno dei medici che ha operato Berlusconi; la professoressa Gabriella Fabbrocini, Dipartimento di Medicina clinica e chirurgica della Federico II di Napoli, “colpevole” di essere stata candidata alle ultime politiche e il dottor Giuseppe Segreto, Medicina generale, “colpevole” di essere stato deputato per la Regione Siciliana del Psi dal 2001 al 2006.

GRILLO: NESSUN DOSSIER E MACCHE’ FASCISMO, SOLO UN APPUNTO INFORMALE

“Nessun dossier” per ‘schedare’ le opinioni politiche dei componenti uscenti del Consiglio Superiore di Sanità (Css), ma “un appunto del tutto informale che ho chiesto in chat ai miei colleghi parlamentari dopo aver sciolto la commissione”. Il ministro della Salute Giulia Grillo risponde con un post su facebook all’articolo di Repubblica, che oggi pubblica uno stralcio di un documento che, sostiene Grillo, “proverebbe la mia intenzione di ‘schedare’ i componenti uscenti del Consiglio Superiore di Sanità (Css)”. Il ministro vuole “fare chiarezza” e sul proprio profilo facebook pubblica il documento integrale “cui si fa riferimento e che non è stato sollecitato da me prima di decidere la revoca delle nomine dei membri non di diritto del Css, ma costituisce un appunto del tutto informale che ho chiesto in chat ai miei colleghi parlamentari dopo aver sciolto la commissione”.

“Legittimo che io mi informi”

“Leggo dichiarazioni di fuoco da parte delle opposizioni: è il gioco delle parti. Accusare di epurazione e fascismo, di ‘allarme per la democrazia’, un ministro che legittimamente si informa sul profilo ripeto pubblico di membri di una commissione è semplicemente assurdo e fuori dalla realtà dei fatti che vi presento per quello che sono”, aggiunge Grillo.


MARTINA: INAUDITO SCHEDARE SCIENZIATI, NO AL MEDIOEVO 

“Noi difenderemo sempre la libertà della scienza, non consentiremo mai nessun bavaglio antiscientifico. Schedare gli scienziati sulla base del proprio orientamento politico è inaudito. Distinguere i buoni dai cattivi, in medicina e nella scienza, sulla base della vicinanza al proprio schieramento è una vergogna inaccettabile. Chiedere addirittura di segnalare nei CV eventuali attività, anche passate, di natura politica proprie e dei propri familiari è persino una forzatura in aperto contrasto con la Costituzione”. Lo scrive su facebook Maurizio Martina (Pd).

Vogliono imbavagliare la scienza e omologare alla loro ideologia antiscientifica un intero paese- aggiunge-. Vogliono riportarci indietro, ma non ci riusciranno. Combatteremo sempre contro ogni oscurantismo e contro ogni prevaricazione di questo governo. Non riporteranno l’Italia al Medioevo”.

GENTILONI: GOVERNO SCHEDA SCIENZIATI E POI LI CACCIA

“Sanità. Si scopre che il Governo prima di cacciare 30 illustri scienziati del Consiglio superiore di sanità ne aveva schedato gli orientamenti politici. Ridicolo. Ma anche estraneo alla democrazia occidentale”. Lo scrive su twitter Paolo Gentiloni.

MORANI (PD): GRILLINI SCHEDANO E CACCIANO SCIENZIATI

“I grillini schedano gli scienziati che non la pensano come loro e li cacciano. È il trionfo dell’ignoranza. Mai visto niente del genere. Mai”. Lo scrive su facebook Alessia Morani, deputata Pd.

FIANO (PD): DOPO FRECCERO ARRIVA EPURATOR GRILLO

“Dopo epurator Freccero adesso arriva epurator Grillo. La Ministra della Sanità procede con la schedatura dell’orientamento politico degli scienziati del Cons. Superiore di Sanità al fine di allontanarli. Uno scienziato non è più valutato per la sua competenza scientifica, per la mole della sua produzione scientifica, per la sua autorevolezza, ma per la sua appartenenza.

“Siamo allo Stato Etico- aggiunge-. Siamo a Orwell 1984. Siamo ai sistemi totalitari del secolo scorso. A Mosca o a Berlino e a Roma, queste cose sono già successe, da altre parti succedono ancora, questa idea dello Stato di proprietà di chi vince le elezioni è la negazione dei principi liberali della Democrazia. Noi useremo qualsiasi mezzo lecito per impedirglielo”.

ROTTA (PD): GRILLO TRADISCE COSTITUZIONE, SI SCUSI E SI DIMETTA

“È inquietante che una ministra della Repubblica compia scelte per il Paese, per le persone, per la sanità pubblica, sulla base di supposti orientamenti politici e non di qualità professionali. Così tradisce la Costituzione su cui ha giurato”. Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, prima firmataria di una interrogazione alla ministra Grillo, sottoscritta da Maurizio Martina e dai deputati del Partito Democratico.

È necessario- conclude Rotta- avere parole di verità perché la richiesta di una simile indagine è incompatibile col ruolo di guida amministrativa e politica di un settore così delicato e complesso come quello della Sanità pubblica. Se quanto riportato dagli organi di stampa fosse vero- conclude Rotta – la ministra Grillo dovrebbe solo chiedere scusa e dimettersi”.

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