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La vela di Calatrava simbolo della Roma incompiuta, ecco il video-denuncia

A realizzarlo Andrea Di Biagio, classe 1984, nato e cresciuto nel quartiere Quadraro di Roma, pugile e fotografo

Pubblicato:06-08-2016 14:59
Ultimo aggiornamento:23-01-2022 11:16

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ROMA – “L’idea del video è nata insieme a Silvano, il mio insegnante di pugilato. Un giorno mi ha detto: ‘Preparati perché domani ti porto a fare un allenamento alternativo‘. E così, con tubi innocenti in spalla, sollevamento di sacchi abbandonati e scatti su gradoni di cemento, abbiamo realizzato il nostro circuito”. A parlare è Andrea Di Biagio, classe 1984, nato e cresciuto nel quartiere Quadraro di Roma, in un’intervista rilasciata alla DIRE.


È lui l’autore del video-denuncia che ha ottenuto decine e decine di visualizzazioni sulla ‘ferraglia’ di Calatrava, opera incompiuta costata un mare di euro e da 11 anni in stato di abbandono. Sarebbe dovuta diventare la ‘Città dello Sport’ in occasione dei mondiali di nuoto Roma 2009, invece di quel progetto a Tor Vergata è rimasto solo lo scheletro.


video_denuncia_calatrava“Il mio intento- racconta Andrea, che di professione fa il fotografo- era quello di far luce su una struttura che a moltissimi romani è capitato di vedere da lontano dall’autostrada, ma sulla quale quasi mai nessuno si è fermato a riflettere per conoscere la storia che c’è dietro. Ci sono voluti 250milioni di euro per iniziarla e ne servirebbero altri 450 per completarla. Non voglio entrare nel merito politico perché non mi riguarda, ma dico solo che se a Roma nel 2024 dovessero esserci le Olimpiadi mi piacerebbe che strutture come questa venissero completate e poi ovviamente utilizzate. Sarebbe veramente sciocco andare a costruirne di nuove, anche perché sappiamo tutti benissimo che hanno bisogno di molti soldi. Per non parlare degli interessi che spesso ci sono dietro: non sempre tutto è limpido e trasparente…”.

Intanto il sindaco Virginia Raggi ha detto che le Olimpiadi non sono una priorità… “Ha ragione. Sono innamoratissimo dello sport e ho praticato pugilato per diversi anni- prosegue Andrea- ma devo essere anche sincero: so che la mancanze di strutture a Roma non sono la priorità per questa città e occuparsene vorrebbe dire dare le spalle a tutte quelle situazioni più critiche e rilevanti. Ma se sarà Roma ad ospitare le prossime Olimpiadi credo sia necessario rivalutare e portare a compimento tutte quelle strutture che potrebbero funzionare, come la vela di Calatrava ma anche altre. Non si possono lasciare in questo stato e questo penso valga a prescindere da qualsiasi discorso sulle Olimpiadi”.

Raccontaci come hai realizzato il video-denuncia… “Inizialmente, essendo un fotografo- spiega alla DIRE Andrea Di Biagio- la mia idea era quella di un reportage con ritratti di sportivi all’interno di luoghi abbandonati come la vela di Calatrava. Poi però ho preferito realizzare un video perché mi dava più spazio a livello creativo. Dopo aver scritto la sceneggiatura (di circa un minuto e mezzo) per le riprese ho ricevuto l’aiuto preziosissimo del regista Giorgio Marchesani, che è stato bravissimo dal punto di vista tecnico a rimanere sulla mia stessa lunghezza d’onda. Attraverso una ricerca su Facebook ho trovato invece gli atleti protagonisti del video: la tennista Clarissa Valenti, la pallavolista Nicole Malgieri e ovviamente il mio insegnante, il pugile Silvano Setaro”.

Il video, che in poco tempo ha ricevuto sul social oltre 105mila visualizzazioni, è stato “un prodotto ‘cotto e mangiato’- fa sapere ancora lo sceneggiatore- realizzato in sole due ore. È nato soprattutto grazie alla passione per lo sport, ma voleva essere anche scommessa venendo noi da una realtà di periferia: al Quadraro abbiamo realizzato una palestra popolare attraverso l’occupazione di un garage abbandonato di circa 700 metri quadrati, un tempo frequentato da barboni e tossici, pieno di immondizia. Lo abbiamo ripulito e risistemato trasformandolo in una palestra di pugilato, che con gli anni è andata migliorando anche a livello strutturale. Oggi sono una settantina gli iscritti e quest’anno abbiamo raggiunto il massimo avendo avuto due campioni europei dilettanti con la nazionale, uno di 15 anni l’altro di 16. Siamo gli unici in Italia che da zero sono arrivati sul tetto d’Europa. E questo mi piace sottolinearlo”.

Progetti per il futuro? “Il secondo video vorrei realizzarlo sullo stadio Flaminio… Una sera sono entrato, ho studiato la location e mi sono venute molte idee… Per il resto sul numero di agosto della rivista ‘Internazionale’ è stato pubblicato il mio reportage fotografico sul Mekong al quale credo molto… A questo mio progetto si sono interessati americani e francesi, ma purtroppo l’Italia ancora non apprezza questo tipo di lavori. Io però vado avanti per la mia strada- conclude Andrea Di Biagio- mi sono fatto da solo e per questo sono orgoglioso”.

di Carlotta Di Santo, giornalista professionista

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