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A Bologna ecco il corso (con esercizi) per le famiglie che decidono di accogliere i migranti

Ciclo di formazione nell'ambito del progetto Vesta, il Comune: "Tante adesioni, chi avvia il percorso è sempre molto motivato"

Pubblicato:03-05-2024 19:40
Ultimo aggiornamento:03-05-2024 19:42

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BOLOGNA – Un corso di formazione tutto dedicato all’accoglienza dei giovani migranti in famiglia e a capire come supportarli nel loro percorso verso l’autonomia: a Bologna, il 14 maggio, prende il via il primo di quattro incontri del nuovo corso promosso nell’ambito del progetto Vesta, con tanto di “esercizi pratici sull’elaborazione degli stereotipi e sull’incontro con l’altro”, segnala il Comune. Gli incontri si svolgeranno il giovedì sera, fino al 6 giugno. “Vesta è un progetto che fa parte del Sistema di accoglienza e integrazione (Sai) che offre a famiglie, coppie e singoli residenti nell’area metropolitana di Bologna- spiega Palazzo D’Accursio- l’opportunità di aprire le porte della propria casa ad un giovane migrante, accompagnandolo per un breve periodo del proprio percorso verso l’autonomia e l’integrazione. Vesta garantisce l’ausilio per la famiglia di un’equipe multidisciplinare disponibile in tutte le fasi del percorso”.

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L’OBIETTIVO: AVVICINARE I CITTADINI AL MONDO DELL’ACCOGLIENZA

Il corso, in particolare, ha l’obiettivo di “avvicinare le cittadine e i cittadini al mondo dell’accoglienza di Bologna- continua l’amministrazione- spiegando in particolare il progetto Sai, la rete dei servizi, il funzionamento dell’accoglienza in famiglia e sono previsti alcuni esercizi pratici sull’elaborazione degli stereotipi e sull’incontro con l’altro”. Si tratta inoltre di “un’opportunità di apprendimento e comprensione dei principi essenziali riguardanti gli aspetti legali, sanitari, culturali e psicologici– scrive l’amministrazione- pertinenti alla vita degli accolti e i relativi aspetti transculturali nella relazione con ‘l’altro’ nei percorsi intrapresi”. Gli incontri, poi, daranno l’occasione di “approfondire le motivazioni e le aspettative della propria scelta di avvicinarsi all’accoglienza in famiglia e di entrare in contatto con le esperienze dirette di chi questa esperienza l’ha già vissuta”, sottolinea Palazzo D’Accursio, spiegando che la formazione è organizzata dalla cooperativa sociale Cidas con la collaborazione di Asp Città di Bologna e del Comune.


L’ACCOGLIENZA IN FAMIGLIA? IN MEDIA DURA DUE ANNI

Vesta è un progetto che in questi anni ha visto un percorso “di straordinaria accelerazione dei processi di inclusione e integrazione di questi ragazzi nella nostra comunità- dichiara l’assessore alle Nuove comunità, Luca Rizzo Nervo, oggi a margine di una conferenza stampa- e che però, anche a differenza di altre esperienze che ci sono in Italia di accoglienza famigliare, vede un percorso di formazione prima dell’accoglienza, durante l’accoglienza e anche nelle fasi di restituzione finale”. Quindi c’è “un percorso molto solido, ogni anno- continua l’assessore- vengono aperte le iscrizioni per partecipare e rendersi disponibili a questa accoglienza e per fortuna in questi anni abbiamo avuto tante risposte e adesioni da parte di famiglie e persone”. Alla prima giornata di formazione dello scorso anno erano presenti un centinaio di persone, ricorda ad esempio Rizzo Nervo, sottolineando che poi “chi fa questo percorso è assolutamente motivato a portarlo a compimento”. In media, segnala sempre l’assessore, l’accoglienza in famiglia dura un paio di anni ma non c’è una scadenza predeterminata: “E’ un percorso che si adatta alle esigenze specifiche e alle opportunità di emancipazione che man mano si creano”, conclude Rizzo Nervo.

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