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Bologna. Renzi ai contestatori: “Non mi spaventano 3 fischi”

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Pubblicato:03-05-2015 14:53
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:18

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M. Renzi

M. Renzi

ROMA –  “Ci sono qui persone che vogliono contestare sulla scuola: io sono pronto a incontrare chiunque. La prima libertà è quella di poter esprimere le proprie idee e rispondere con un soriso a chi ti urla dietro, la libertà è anche quella di chi non si fa certo spaventare da tre fischi. Abbiamo il compito di cambiare l’Italia e la cambieremo, piaccia o non piaccia ai signori del no. Non molleremo, terremo botta”. Lo dice Matteo Renzi, chiudendo la Festa dell’Unità di Bologna, dove è stato accolto anche da alcuni contestatori.

L’ITALICUM – “Non ci fermeremo a cento metri dal traguardo: taglieremo il traguardo sulla legge elettorale, sulla riforma costituzionale, sulla scuola, senza dare a nessuno il diritto di bloccare con un fischio le regole del gioco”.

‘L’UNITA” TORNA IN EDICOLA – “Insieme a Gianni Cuperlo abbiamo alcune idee bislacche” sul rilancio dell’Unità: “Da qui alla prossima festa nazionale a Milano ritroverete l’Unità in edicola e ci starà a lungo. Be’, insomma, compratela…”, ha annunciato Renzi.


SCUOLA. RENZI: “SE IL DDL NON PASSA ADDIO A 100.000 ASSUNZIONI” – “Possiamo discutere nel merito, nel ddl ‘buona scuola’ ci sono molte cose che si possono cambiare. Non credo che la proposta del governo sia prendere o lasciare: si può parlare. Ma non lasceremo la scuola soltanto in mano a chi urla: non è con un fischietto in bocca che restituiamo dignità alla scuola. La scuola non è solo di quelli organizzati, è delle famiglie”. Lo dice Matteo Renzi, parlando a Bologna, dove avverte: “Sulla scuola abbiamo fatto l’investimento più grande: tre miliardi. Vogliamo discutere chi bisogna assumere? Parliamone, ma non consentiremo a nessuno di negare la realtà. Se il ddl ‘buona scuola’ passa, 100mila insegnanti entreranno, se non passa continuerete a fischiare. Questa è la differenza”.

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