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Migranti, Ghandour (Sudan): “Soluzioni soltanto con l’Europa unita”

Il ministro degli Esteri del Sudan ha denunciato l'emergere di posizioni estremistiche in diversi Paesi anche in vista di scadenze elettorali

Pubblicato:02-12-2016 16:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:22

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rome-med-2016_2ROMA – L’Africa ha bisogno di un’Europa unita per affrontare in modo efficace le sfide delle migrazioni: lo ha sottolineato oggi a Roma Ibrahim Ghandour, ministro degli Esteri del Sudan, denunciando l’emergere di posizioni estremistiche in diversi Paesi anche in vista di scadenze elettorali.

“Dobbiamo organizzare le migrazioni con uno spirito di cooperazione, in modo che siano fruttose per entrambe le parti” ha sottolineato il dirigente di Khartoum. “Vogliamo un fronte unito europeo che ora manca; per noi è molto importante un’Europa unita”. Secondo Ghandour, intervenuto al forum ‘Mediterranean dialogues’, organizzato dal ministero degli Esteri e dall’Istituto italiano per gli studi di politica internazionale (Ispi), oggi l’Africa è “allarmata”.

“Vediamo i riflessi delle elezioni in molti Paesi” ha detto Ghandour. “In Africa e in Medio oriente il fenomeno delle migrazioni è cresciuto e ora alimenta lo scontro politico: negli Stati Uniti e in Europa emergono posizioni estremistiche”.


L’assunto è che per affrontare le sfide sia indispensabile analizzare contesti e cause. “Il modo migliore è prevedere le condizioni sociali e demografiche” ha detto Ghandour. “Nel 2015 l’Africa è cresciuta del 3,5 per cento, circa il doppio dell’Europa. L’incremento del Prodotto interno lordo non si è riflettuto però sulla vita dei giovani, con un tasso di disoccupazione che per i laureati sfiora il 47 per cento”. Infine, l’invito ad avere una visione equilibrata. “Le migrazioni sono imponenti anche all’interno dell’Africa” ha sottolineato Ghandour: “Solo il Sudan ospita due milioni di rifugiati, provenienti dai Paesi dell’est del continente”.

di Vincenzo Giardina, giornalista

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