La collaborazione si baserebbe sull’utilizzo del sistema di volo spaziale Virgin Galactic, in particolare lo Spazioplano riutilizzabile Space Ship Two ed il suo velivolo vettore, White Knight Two. Il White Knight Two costituisce il primo stadio del sistema e decolla da un aeroporto convenzionale trasportando la Space Ship Two fino ad un’altezza di circa 15.000 metri, prima di rilasciare la navicella e consentirne l’accensione del motore a razzo che la porterà alla programmata quota operativa.
L’accordo include anche la realizzazione di un apposito spazioporto sul territorio italiano, che sarà probabilmente realizzato a partire da un aeroporto esistente.
Roberto Battiston, Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), in riferimento all’accordo ha commentato che ”questa innovativa cooperazione rappresenta un riconoscimento della lunga tradizione e dei successi dell’Italia in campo spaziale e pone le basi per un nuovo approccio commerciale per la ricerca in microgravità e per l’addestramento degli astronauti. L’Italia è all’avanguardia nella nuova ‘space economy’ che renderà lo Spazio accessibile ad una sempre maggior quantità di persone’’.