ROMA – I sindaci e gli amministratori di Lazio e Abruzzo tornano in protesta, insieme, per dire ‘basta’ al caro-pedaggi sulle autostrade A24 e A25, tra le più esose d’Italia, e per richiamare l’attenzione sulla gestione di un’infrastruttura ritenuta “strategica” dallo Stato ma ancora in attesa una messa in sicurezza di cui si parla dall’immediato post-sisma del 2009 e di cui ora, con il passaggio dalla gestione privata di Strada dei Parchi a quella pubblica dell’Anas, “non si sa più nulla”. Una nutrita delegazione di primi cittadini si è così ritrovata insieme stamattina a Roma, su via Nomentana, proprio di fronte alla sede del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere a gran voce un incontro con Matteo Salvini e sbloccare, una volta per tutte, la situazione. Insieme a loro, tra gli altri, il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Marco Vincenzi.
Per due volte nell’ultimo mese Salvini, tramite brevi comunicazioni pubbliche ma non ufficiali, ha ribadito di seguire la vicenda, sulla quale si sta “documentando”; per i sindaci di tratta almeno della quinta spedizione dal gennaio 2018, con cinque differenti ministri. In due lettere, una datata fine ottobre, l’altra 15 novembre, gli amministratori locali avevano chiesto a Salvini un appuntamento per riprendere il dialogo, chiedendo anche l’istituzione urgente di un tavolo ministeriale sulla questione. Il titolare del dicastero, però, ha ricevuto soltanto due dei sindaci del comitato – era il 24 novembre – composto da 117 amministratori: il sindaco di Borgorose, Mariano Calisse, e quello di Ortona dei Marsi, Marcello Buccella, entrambi della Lega. Una mossa che non è andata giù ai primi cittadini, che hanno quindi deciso di confermare la manifestazione di stamattina.
“Innanzitutto ci aspettiamo di essere ricevuti, considerando che la nostra istanza non ha avuto un seguito e non è stata presa in considerazione come gruppo di sindaci e rappresentanti dei territori. In secondo luogo ci aspettiamo sicuramente un blocco delle tariffe, ma siamo alla ricerca di una risposta più concreta: vogliamo la soluzione del problema, non un rimando come c’è stato finora”, ha detto all’agenzia Dire la sindaca di Cerreto Laziale (Roma) e commissario della X Comunità montana dell’Aniene, Gina Panci. Secondo la prima cittadina “è ancora troppo presto per capire se ci sono segnali diversi dopo il cambio di Governo, fatto sta che questa è una problematica ormai conosciuta e quindi più tempo passa e più la questione diventa irrisolvibile, perché si incancrenisce”.
Da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti “non c’è alcuna intenzione di innalzare le tariffe” dei pedaggi delle autostrade A24 e A25. È quanto apprende l’agenzia Dire dopo che una delegazione dei sindaci e degli amministratori di Lazio e Abruzzo, in protesta davanti al Mit a Roma, è stata ricevuta da Davide Bordoni, consigliere del ministro Matteo Salvini ed esponente della Lega in Campidoglio.
Per avere certezze, fanno sapere dal dicastero, “occorrerà comunque attendere i contenziosi con il precedente gestore”, ma da questo punto di vista “Anas dovrebbe rappresentare una garanzia”. Dopodiché “occorrerà valutare se ci sono spazi sia per un blocco definitivo che per un ribasso delle tariffe”.
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