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A24-A25, sicurezza e stop rincari: i sindaci di Lazio e Abruzzo domani in protesta al ministero

Matteo Salvini giovedì scorso ha incontrato soltanto due dei sindaci del comitato- composto da 117 persone in totale- entrambi della Lega

Pubblicato:28-11-2022 16:46
Ultimo aggiornamento:28-11-2022 16:46

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ROMA – Partenza alle prime ore della mattinata di domani per il corposo gruppo dei sindaci e amministratori dei Comuni di Lazio e Abruzzo attraversati o interessati dalle tratte autostradali A24 e A25. La direzione è il ministero dei Trasporti, dove dalle 10 andrà in scena l’ennesima protesta per richiamare l’attenzione sulla gestione di un’infrastruttura ritenuta dallo Stato ‘strategica’ ma in balìa di pedaggi altissimi e una messa in sicurezza di cui si parla dall’immediato post-sisma del 2009 (L’Aquila) e di cui ora, con il passaggio dalla gestione privata di ‘Strada dei Parchi’ a quella pubblica dell’Anas, non si sa più nulla. Con decine di cantieri aperti sui cavalcavia, tratti di autostrada fatti saltare e di cui completare la ricostruzione, continue deviazioni per chilometri che rendono tortuoso il viaggio ai pendolari.

Lo scontro con il ministero dei Trasporti, annunciato e ribadito dai sindaci anche di fronte alle ‘aperture’ informali del ministro Matteo Salvini, che tramite brevi comunicazioni pubbliche ma non ufficiali, ha ribadito nell’ultimo mese due volte di seguire la vicenda, sulla quale si sta documentando, domani si concretizza nella manifestazione di protesta davanti alla sede del ministero, in via Nomentana: è la quinta spedizione, o forse ancora di più, dei sindaci dal gennaio 2018, da quando cioè è partito lo stillicidio dello scatto dei rincari autostradali di due delle tratte tra le più esose d’Italia. Cinque i ministri che hanno dovuto confrontarsi con il fronte compatto dei sindaci, famoso fu lo scontro con il pentastellato Toninelli, che, però, fanno sapere dal comitato dei sindaci, tra tutti è stato il più ‘recettivo’, il più concreto. La più assente, dicono, la ministra dem Paola De Micheli. In due lettere, una datata fine ottobre, l’altra 15 novembre, i sindaci avevano chiesto al ministro Salvini un appuntamento per riprendere il dialogo, chiedendo anche l’istituzione urgente di un tavolo ministeriale sulla questione. Una terza comunicazione, poi, per annunciare che, in mancanza di una convocazione ufficiale i sindaci avrebbero manifestato a Roma, per l’appunto, domani 29 novembre.

Il ministro delle Infrastrutture, per tutta risposta, giovedì 24 ha incontrato al ministero soltanto due dei sindaci del comitato, che è composto da 117 persone in totale (tra sindaci e amministratori) e la cui referente è la sindaca di Carsoli, Velia Nazzarro. Le persone ricevute sono il sindaco di Borgorose Mariano Calisse, e quello di Ortona dei Marsi Marcello Buccella, entrambi della Lega, insieme ad altri esponenti istituzionali e parlamentari leghisti. Ignorate e bypassate, invece, ancora una volta, le due lettere inviate dal comitato dei sindaci dalla referente Nazzarro. Un affronto per i sindaci, che hanno inteso l’incontro come una mossa per indebolire il gruppo.


“I sindaci e gli amministratori di Lazio e Abruzzo restano in attesa di una convocazione ufficiale da parte del Mit e confermano – avevano scritto dopo la riunione urgente via videoconferenza venerdì 25 -, nel caso in cui il ‘silenzio’ del ministro dovesse perdurare, la manifestazione fissata per martedì 29 novembre nei pressi del ministero dei Trasporti. I sindaci e gli amministratori di Lazio e Abruzzo, che portano avanti una battaglia di civiltà da quasi 5 anni, non demordono e continueranno a lottare per garantire ai loro territori autostrade sicure e meno care!”.

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