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Cgil Basilicata: “L’indagine della Procura figlia di una commistione di poteri”

"Auspichiamo che il rispetto delle istituzioni pubbliche torni a essere fondamento di questa regione"

Pubblicato:12-10-2022 18:10
Ultimo aggiornamento:12-10-2022 18:11
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Segretario generale della Cgil Basilicata Angelo Summa
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POTENZA – “L’inchiesta giudiziaria sulla sanità che ha travolto la Basilicata disvela un sistema clientelare e affaristico figlio di quella occupazione delle istituzioni pubbliche che è diventata ormai una prassi in questa regione”. Così alla Dire il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa, commentando l’indagine della Procura di Potenza che ha portato lo scorso 7 ottobre agli arresti in carcere del dimissionario consigliere regionale capogruppo di FI, Francesco Piro, e ai domiciliari della sindaca di Lagonegro, Maria Di Lascio. Indagati anche il presidente della Regione Vito Bardi e quattro componenti della giunta.

ANGELO SUMMA: “NOI GLI UNICI A DENUNCIARE CON UN ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI”

“Siamo stati gli unici a denunciare, anche con un esposto alla Corte dei Conti – spiega Summa alla Dire – ciò che si stava delineando nei palazzi della Regione attraverso l’adozione del regolamento per l’ordinamento amministrativo della giunta. Un chiaro disegno di accentramento di poteri e funzioni in seno al gabinetto della presidenza con una conseguente commistione tra potere politico e gestionale, foriera di una ingiustificabile ingerenza degli organi politici nella funzione gestionale”.

“È STATO MINATO IL DIRITTO ALLA SALUTE DEI LUCANI”

Ciò nella sanità, nello specifico, ha comportato “l’abbassamento dei livelli qualitativi assistenziali – chiarisce Summa – che stanno letteralmente minando il diritto alla salute dei lucani, tra carenza di medici, depotenziamento dei servizi territoriali, reparti chiusi e assistenza negata. Mentre i lavoratori e i cittadini fanno i conti con una crisi economica e sociale che sta mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro chi dovrebbe misurarsi con questi problemi, provando a dare risposte concrete, getta fumo negli occhi con il facile spot del gas gratis e utilizza la propria funzione istituzionale per accrescere potere e affari. Nell’attesa che la magistratura faccia il suo corso, non possiamo che auspicare – conclude il segretario – che il rispetto delle istituzioni pubbliche torni a essere fondamento di questa regione“.


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