MILANO – In Lombardia l’immigrazione conviene. Almeno dal punto di vista fiscale: rende infatti circa 32,8 milioni di euro l’anno. E i migliori contribuenti sono i cinesi, che pagano quasi 2.000 euro di Irpef. E’ quanto emerge dal XV Rapporto dell’Osservatorio regionale per l’integrazione e la multietnicità, presentato questa mattina a Palazzo Pirelli.
Gli oltre 1,3 milioni di stranieri presenti in regione, versano 995,4 milioni di euro di Irpef, 889,7 milioni di euro di contributi previdenziali e 2,3 miliardi di euro di Iva. Lo Stato però spende meno per garantire loro l’assistenza sanitaria (1,2 miliardi di euro), l’istruzione (2,7 miliardi) e le pensioni (141.000 euro). “Per quanto riguarda la spesa sanitaria e l’istruzione abbiamo fatto stime al ribasso -precisa Massimo Bordignon, docente alla Cattolica e curato del capitolo dedicato al tema fisco e immigrazione-. Si può quindi ipotizzare che il margine di avanzo sia anche maggiore”.
Tra gli stranieri quelli che versano di più nelle casse dello Stato sono i cinesi, sia per quanto riguarda l’Irpef che l’Iva, più del doppio rispetto alle altre nazionalità più diffuse in Lombardia, ossia romeni, marocchini, egiziani e albanesi. “I cinesi hanno soprattutto imprese di servizi -sottolinea Bordignon- e questo permette loro redditi maggiori”. Sono pochi gli stranieri in Lombardia che godono di una pensione di vecchiaia: circa 6 mila.
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