“Ripercorrendo la storia e il contributo che le Madri Costituenti seppero esprimere nel corso dei lavori per la stesura del nostro dettato costituzionale, la mozione richiama il ruolo svolto dalle prime parlamentari della Repubblica italiana per l’estensione dei diritti a tutte le donne, per il riconoscimento dei diritti delle lavoratrici, per la rivalutazione sociale della maternità e per la necessità della sua tutela. Particolarmente intenso fu il loro impegno per il riconoscimento dei diritti delle donne nubili, dei figli nati fuori dal matrimonio, delle vedove di guerra, delle unioni di fatto. Straordinaria la loro determinazione affinché la distinzione di genere fosse al primo posto nella formulazione dell’art.3 della Carta costituzionale che sancisce parità di accesso in tutti i settori e uguaglianza di tutti i cittadini dinnanzi alla legge.
La mozione richiama il governo sulla necessità di colmare il divario che ci separa da altri paesi in termini di reale parità di accesso, da parte delle donne, in tutti i settori e in primis al potere politico e alla vita economica: l’Italia si colloca infatti più in basso dei Paesi Scandinavi per tutti i quattro sotto-indici che compongono il Global Gender Gap Report: su 136 Paesi, è al 65 posto per quanto riguarda la scolarizzazione, 72esima per la salute, 44esima per l’accesso al potere politico e al 97esimo per la partecipazione alla vita economica. Il dispositivo chiede che il governo rafforzi la tutela dei diritti delle donne e il loro empowerment affrontando le cause strutturali della discriminazione basata sul genere e promuova la trasformazione necessaria nelle relazioni di genere per renderle egualitarie così da garantire alle donne l’effettiva partecipazione e la possibilità di assumere la leadership a tutti i livelli decisionali, politici, economici e sociali. La storia delle donne nel novecento è stata portata all’attenzione del mondo dalle conferenze mondiali dell’ONU che hanno indicato le donne come il primo soggetto per i cambiamenti del mondo nel segno dello sviluppo, dell’uguaglianza, della pace.
Nell’evidenziare lo straordinario impulso che le Madri Costituenti seppero dare alla storia della conquista dei diritti delle donne e al progresso della società italiana nel suo insieme, la mozione impegna il governo a prevedere iniziative di carattere culturale, anche attraverso la realizzazione di programmi televisivi e radiofonici, che ne ricostruiscano la storia e l’impegno politico e a promuovere nelle istituzioni scolastiche momenti dedicati alla riscoperta del ruolo che seppero svolgere nella stesura della nostra Carta Costituzionale.