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La tutela dell’ambiente entra nella Costituzione. Cingolani: “Giornata epocale”

Via libera della Camera - con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti - al disegno di legge di modifica agli articoli 9 e 41

Pubblicato:08-02-2022 18:08
Ultimo aggiornamento:08-02-2022 18:08

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Di Roberto Antonini, Federico Sorrentino e Alfonso Raimo

ROMA – La tutela dell’Ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi entra in Costituzione. Via libera della Camera – con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti – al disegno di legge di modifica agli articoli 9 e 41 della Costituzione in materia di tutela costituzionale dell’Ambiente. Si tratta della quarta e ultima lettura per il provvedimento.

“Penso che sia una giornata epocale”, commenta il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, presente in aula a Montecitorio al momento del voto. “È giusto che la tutela dell’ambiente, della biodiversita e degli ecosistemi diventi un valore fondante della nostra Repubblica, è un passaggio imprescindibile per un Paese come l’Italia che sta affrontando la propria transizione ecologica. Per le azioni che facciamo oggi e per le conseguenze che ci saranno in futuro sulle prossime generazioni, questa conquista è fondamentale e ci permette di avere regole ben definite per proteggere il nostro pianeta”.


Il provvedimento, votato in via definitiva alla Camera dei deputati, modifica infatti gli articoli 9 e 41 della Costituzione e incide direttamente sullo Statuto delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome di Trento e di Bolzano in materia di tutela degli animali. L’Articolo 9 fa parte degli articoli “fondamentali” della Costituzione. In esso era già contenuta la tutela del patrimonio paesaggistico e del patrimonio storico e artistico della Nazione, con la riforma si attribuisce alla Repubblica anche la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi e viene specificato esplicitamente un principio di tutela per gli animali. La modifica all’articolo 41, invece, sancisce che la salute e l’ambiente siano paradigmi da tutelare da parte dell’economia, al pari della sicurezza, della libertà e della dignità umana. E lo stesso articolo modificato sancisce anche come le istituzioni, attraverso le leggi, i programmi e i controlli, possano orientare l’iniziativa economica pubblica e privata non solo verso fini sociali ma anche verso quelli ambientali.

ECCO GLI ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE MODIFICATI (IN NERETTO LE MODIFICHE APPROVATE)

Articolo 9

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. la legge dello stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.

Articolo 41

L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.

Le modifiche introdotte dal Progetto di legge costituzionale approvato, infine, stabiliscono una clausola di salvaguardia per l’applicazione del principio di tutela degli animali negli Statuti speciali delle Regioni Sardegna, Sicilia e Valle d’Aosta e delle Provincie del Trentino-Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia. 

FICO: “TUTELA DELL’AMBIENTE NELLA COSTITUZIONE È PASSAGGIO STORICO

“La tutela dell’ambiente diventa un principio fondamentale della nostra Costituzione. La Camera dei deputati ha approvato oggi in via definitiva la proposta di legge costituzionale che inserisce nella Carta la “tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni” e stabilisce che l’iniziativa economica privata non può svolgersi, tra le altre cose, in modo tale da recare danno alla salute e all’ambiente. Si tratta di un passaggio storico. Un segnale chiaro del Parlamento che dovrà essere un faro per il presente e il futuro del nostro Paese”. Così il presidente della Camera Roberto Fico. 

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