Sono 8.600.000 le persone in Italia potenzialmente esposte al rischio frane e alluvioni. Il dissesto idrogeologico è un problema serio, come ha rivelato l’Annuario dei Dati ambientali 2014-2015 dell’Ispra, un’istantanea sullo stato di salute ambientale del nostro Paese. Sono state 211 le frane importanti avvenute nel 2014, che a loro volta hanno causato 14 vittime, oltre a danni consistenti alla rete stradale e ferroviaria.
“Vogliamo intervenire con priorità dove ci sono già opere progettate”, ha detto il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, intervenendo alla presentazione dell’indagine Ispra. Secondo il ministro, il criterio fondamentale per accedere ai finanziamenti del ministero per la lotta al dissesto idrogeologico dovrà essere, oltre a quello della pericolosità, anche la cantierabilità immediata delle opere: “Finanzieremo solo le opere che possono partire- ha ribadito Galletti- basta finanziamenti alle opere chiuse nei cassetti”.
Oltre alle persone, anche 28.500 edifici di interesse storico e artistico sono in pericolo, assieme ad altre 7.100 strutture scolastiche. Secondo Ispra, le regioni più colpite sono Liguria, Piemonte, Toscana, Veneto, Campania, Lombardia e Sicilia.
Di Serena Tropea – Giornalista Professionista
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