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Programma LIFE, Ue investe 121 milioni in tutela ambiente e clima

I nuovi finanziamenti LIFE, più cospicui, sosterranno 12 progetti su larga scala connessi all'ambiente e al clima in 11 Stati membri

Pubblicato:17-02-2021 17:00
Ultimo aggiornamento:17-02-2021 17:00

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ROMA – La Commissione europea ha annunciato oggi investimenti per 121 milioni di euro in nuovi progetti integrati nell’ambito del programma LIFE per l’ambiente e l’azione per il clima. “Questa somma, aumentata del 20% rispetto allo scorso anno- precisa una nota dell’esecutivo Ue- stimolerà la ripresa verde e aiuterà Belgio, Germania, Irlanda, Francia, Ungheria, Italia, Lettonia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Slovacchia a raggiungere i loro obiettivi ambientali”.

I nuovi finanziamenti LIFE, più cospicui, sosterranno 12 progetti su larga scala connessi all’ambiente e al clima in 11 Stati membri. Si prevede che nei progetti integrati “confluiranno ingenti fondi supplementari: gli Stati membri potranno quindi contare anche su altre fonti di finanziamento dell’UE, compresi i fondi agricoli, strutturali, regionali e per la ricerca, oltre ai fondi nazionali e agli investimenti del settore privato”.

Per realizzare il Green Deal europeo “dobbiamo iniziare a mobilitare le risorse senza precedenti messe a disposizione per la transizione verde in Europa dal bilancio a lungo termine dell’UE e dal fondo per la ripresa- dice Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo della Commissione europea- i progetti integrati LIFE promuovono interventi concreti che contribuiscono a proteggere l’ambiente, ripristinare la natura e rafforzare la biodiversità. Con questi investimenti aiutiamo paesi e regioni a reagire alle crisi sul fronte del clima e della biodiversità e a costruire un futuro giusto e sostenibile.”


Aggiunge il Commissario responsabile per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, Virginijus Sinkevicius: “Sono impaziente di vedere come questo nuovo investimento contribuirà a rendere più verde l’economia, a dare nuovo vigore alla natura e alla biodiversità e a migliorare la resilienza di questi 11 paesi di fronte ai cambiamenti climatici. I progetti integrati LIFE permettono agli Stati membri di introdurre veri cambiamenti a favore dell’ambiente e della vita delle persone: rispetto ai progetti LIFE tradizionali rendono infatti disponibili ben più fondi e capacità da destinare a strategie a lungo termine”.

I progetti integrati che saranno sostenuti dal programma LIFE “migliorano la qualità della vita dei cittadini aiutando gli Stati membri a conformarsi alla normativa dell’UE in sei settori- segnala la nota della Commisisone Ue- natura, acqua, aria, rifiuti, mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ai cambiamenti climatici. Sostengono i piani necessari per attuare la legislazione in materia di ambiente e clima in modo coordinato e su vasta scala territoriale. Gli investimenti annunciati oggi nel quadro del programma LIFE saranno in grado di mobilitare importanti finanziamenti complementari provenienti da altre fonti UE, compresi i fondi agricoli, regionali e strutturali e Orizzonte 2020, oltre ai contributi di attori nazionali e regionali e di investitori privati.

Sul fronte della conservazione della natura, cinque progetti naturalistici in Lettonia, Slovacchia, Italia, Paesi Bassi e Germania favoriranno il ripristino degli ecosistemi naturali, in linea con la strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030, migliorando la gestione della rete Natura 2000 e i collegamenti fra aree protette. Ne beneficeranno vari habitat e specie, tra cui foreste, fiumi, terreni agricoli, pascoli, torbiere, specie acquatiche e avicole.

Per l’acqua un progetto introdurrà misure per migliorare la qualità dell’acqua nella regione francese dei Paesi della Loira, mentre un altro contribuirà a ripulire il bacino idrografico del fiume Pilica, in Polonia, attraverso azioni pilota incentrare sulle infrastrutture blu e verdi e altre iniziative, il tutto a sostegno della direttiva quadro dell’UE sulle acque.

Sulla gestione dei rifiuti un progetto belga ridurrà i rifiuti di plastica promuovendo la sostenibilità – dal miglioramento della durata di vita dei prodotti alla prevenzione, al riutilizzo e al riciclaggio dei rifiuti – nell’intento di sostenere il piano d’azione dell’UE per l’economia circolare.

Per quel che riguarda la mitigazione dei cambiamenti climatici, un progetto del programma LIFE affronterà la dipendenza dell’Ungheria dalla lignite, sfruttando i finanziamenti LIFE per aiutare le autorità a decarbonizzare progressivamente la centrale elettrica di Mátra mediante la sostituzione dei generatori alimentati a lignite con soluzioni tecnologiche a basse emissioni di carbonio. Il programma LIFE favorirà anche l’attuazione del piano d’azione regionale per il clima e l’energia nella regione polacca di Malopolska al fine di garantire una transizione giusta. Infine, un progetto in Irlanda ripristinerà circa 10 000 ettari di torbiere, che vantano grandi capacità di stoccaggio del carbonio: si tratta di una superficie equivalente all’incirca a quella della città di Dublino.

Per l’adattamento ai cambiamenti climatici i fondi del programma LIFE aiuteranno l’arcipelago portoghese delle Azzorre a diventare più resiliente ai cambiamenti climatici. Il gruppo responsabile del progetto contribuirà infatti ad attuare il programma regionale di adattamento ai cambiamenti climatici sulle nove isole.

Il programma LIFE è lo strumento finanziario dell’UE per l’ambiente e l’azione per il clima. Attivo dal 1992, ha cofinanziato più di 5.500 progetti nell’UE e oltre. Il numero di progetti in corso si attesta costantemente sui 1.100. La dotazione per il periodo 2014-2020 era pari a 3,4 miliardi di euro a prezzi correnti, mentre l’accordo politico sul bilancio a lungo termine dell’UE per il periodo 2021-2027 prevede una dotazione di 5,4 miliardi di euro a prezzi correnti, con un aumento di quasi il 60%.

La peculiarità dei progetti integrati “consiste nel permettere agli Stati membri di attingere anche da altre fonti di finanziamento dell’UE, compresi i fondi agricoli, strutturali, regionali e per la ricerca, nonché dai fondi nazionali e dagli investimenti del settore privato”, conclude la nota.

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