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Friuli Venezia Giulia, frasi shock contro la Segre. Zanin infuriato: “Insulto vergognoso”

Il presidente del consiglio regionale è andato su tutte le furie per un post in cui Marino Screm, che gestisce la Malga Pramosio, ha scritto sotto una foto della senatrice a vita "questa cotenna di maiale non va bene nemmeno insieme ai crauti"

Pubblicato:21-01-2021 16:44
Ultimo aggiornamento:21-01-2021 18:34
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il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin
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di Micol Brusaferro

TRIESTE – È infuriato il presidente del consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, per un post in friulano pubblicato oggi e poi rimosso, sul profilo Facebook di Marino Screm, che gestisce la Malga Pramosio in regione. “Un post- sottolinea Zanin- ingiurioso nei confronti della senatrice a vita Liliana Segre, un insulto ingiustificabile e vergognoso che non può passare inosservato, a maggior ragione se indegnamente formulato da colui che gestisce un bene regionale ad alto impatto simbolico quale Malga Pramosio e, nei cui confronti, si devono attivare immediate procedure di verifica”.

A scatenare la rabbia di Zanin una foto di Segre dove si evidenzia lo stipendio mensile e annuo della senatrice seguito dal commento “per una firma”, la traduzione in italiano della frase attribuibile a Screm è “questa cotenna di maiale non va bene nemmeno insieme ai crauti”. Oltre “alla grave offesa personale– sottolinea Zanin- questa regione deve indignarsi anche in quanto formulata da chi dovrebbe avere cura a 360 gradi di Malga Pramosio, laddove il 21 luglio del 1944 furono trucidati uomini, donne e bambini da brigate nazifasciste. Queste pericolose derive verbali in cui incappano prevalentemente i cosiddetti apocalittici, ovvero coloro i quali non sono considerati nativi digitali in quanto nati negli Anni Duemila, non possono- insiste il presidente- e non devono essere taciute e minimizzate”. Soprattutto attraverso i social media, “il linguaggio d’odio trova sbocchi continui e spesso irrefrenabili in chiave politica, razziale e religiosa”. Il passo “tra il dire e il fare- conclude Zanin- rischia di essere fin troppo breve e imprevedibile, un pericolo da affrontare preventivamente prima che si tramuti in gesta inconsulte e, magari, irreparabili”.


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Piero Mauro Zanin, presidente del consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, ha attaccato anche il consigliere Antonio Lippolis, che ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un post sempre riferito alla vicenda e sempre contro la senatrice. “Chi riveste una carica istituzionale- sottolinea Zanin- è chiamato sempre e comunque a mantenere un linguaggio adeguato al ruolo, sia nella scelta dei contenuti sia in quella della forma che, in questi casi, è anche sostanza. Criticare compostamente scelte politiche significa esercitare la propria libertà di pensiero, farlo attraverso attacchi personali con toni fuori luogo e scomposti riferimenti a religioni, minoranze, categorie protette e connotati personali è inopportuno quanto inaccettabile. Ognuno, quindi è chiamato a risponderne”.

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