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La Valle d'Aosta ha deciso di creare un osservatorio regionale tecnico-politico sulla crisi idrica per arrivare a prendere le decisoni migliori per il futuro

Pubblicato:31-05-2023 17:00
Ultimo aggiornamento:31-05-2023 17:13
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valle d'aosta cascata
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AOSTA – Due inverni segnati da precipitazioni scarse e temperature sopra la media, nel mezzo un’estate di siccità. Nata come un’emergenza, in Valle d’Aosta, in poco più di un anno, la carenza d’acqua è diventata un problema strutturale a cui il governo regionale vuole far fronte con una serie di interventi specifici. Da qui l’idea di istituire un osservatorio regionale tecnico-politico sulla crisi idrica, con funzioni di monitoraggio e di indirizzo. A coordinarlo saranno gli assessori regionali all’Agricoltura e alle Risorse naturali, Marco Carrel, e al Territorio e all’Ambiente, Davide Sapinet.

“L’osservatorio sulla crisi idrica è un osservatorio già previsto per legge che abbiamo voluto rafforzare dal punto di vista politico- spiega l’assessore Carrel- è un tavolo che deve andare a capire quali sono le criticità della crisi idrica e dove andare ad investire in Valle d’Aosta. È necessario avere le idee chiare sul come e dove investire e questo osservatorio serve proprio a questo: a mettere insieme tutti i dati che abbiamo in possesso nei vari dipartimenti per poter fare le scelte migliori per il futuro“.

L’osservatorio è stato istituito con una delibera di giunta lo scorso 15 maggio e si riunirà per la prima volta il prossimo 6 giugno. Oltre agli assessori Carrel e Sapinet, attorno al tavolo siederanno anche i rappresentanti dei vari dipartimenti regionali, del Centro funzionale regionale, del Bim, il Bacino imbrifero montano della Dora Baltea, dell’Arpa Valle d’Aosta e del Consiglio degli enti locali. Punto di partenza sarà un’analisi della situazione attuale del territorio regionale dal punto di vista idrico, che, complici anche le precipitazioni delle ultime settimane, si configura come migliore rispetto a quella dello scorso anno.


“All’interno dell’osservatorio abbiamo dei partner importanti come il Bim, il Centro funzionale e l’Arpa Valle d’Aosta. In particolar modo l’Arpa ci permette di avere un’attendibilità e un aggiornamento costante delle previsioni”, afferma l’assessore Sapinet. Che aggiunge: “Questa primavera più generosa rispetto a quella dello scorso anno, con anche un certo quantitativo di precipitazioni nevose in quota, ci permette di affrontare l’estate con maggiore serenità rispetto allo scorso anno sia dal punto di vista agricolo sia dal punto di vista degli acquedotti comunali e delle sorgenti dei comuni dove già nel mese di febbraio avevamo avuto qualche criticità. Gli effetti negativi del 2022 non si esauriscono però nell’anno ma hanno delle conseguenze anche negli anni successivi. La situazione meteorologica di questa primavera non deve farci abbassare la guardia”.

Anche per il mondo agricolo valdostano, che nell’estate 2022 è stato particolarmente colpito dagli effetti della crisi idrica, le ultime piogge sono un segnale di buon auspicio per la bella stagione ormai alle porte. “In questo momento la situazione è migliore rispetto a quella dello scorso anno ma sappiamo e dobbiamo essere ben consapevoli che il trend è negativo e non ci permette di dormire sonni tranquilli- conferma Carrel- Come dipartimento all’Agricoltura stiamo sostenendo i nostri consorzi per aumentare gli investimenti sulla questione idrica, quindi migliorare l’efficientamento dei nostri consorzi sulla crisi idrica. Ovviamente per i grandi investimenti dobbiamo basarci su degli accordi inter assessorili e quindi sul lavoro dell’osservatorio che sicuramente andrà in questa direzione”. A questo proposito, alcuni interventi sono già stati messi in campo, altri lo saranno prossimamente.

Fondamentale sarà la collaborazione degli enti locali, delle imprese e di tutti i valdostani. “Un primo provvedimento lo si ha con il disegno di legge di manutenzione dell’ordinamento regionale del 2023 nel quale è stato previsto l’inserimento di un’impegnativa proposta dall’opposizione per una procedura semplificata per la costruzione dei bacini sotto i 100 metri cubi– spiega Sapinet- c’è poi un lavoro da portare avanti insieme all’assessorato all’Agricoltura per migliorare le perdite dei nostri impianti, i sistemi di captazione e ridurre gli sprechi. Va fatto insieme ai nostri comuni e agli enti locali con campagne promozionali perché la comunicazione è importante e ancora di più lo è comunicare nello stesso modo e tutti insieme”.

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